La manovra economica per il 2020 non porterà a un aumento delle tasse: il premier Giuseppe Conte, arrivato a Bruxelles per il vertice Ue, è categorico sull'argomento. «Dire che con questa manovra aumentino le tasse non è corretto. Se non fossimo intervenuti la pressione sarebbe stata 42.7, ora è al 42 se non meno, assolutamente contenuta rispetto alla previsioni». «Ma questo - ha aggiunto - è in linea con la politica che persegue questo governo: abbiamo parlato di svolta, di riorientamento del sistema produttivo verso un’Italia più verde più pulita, di qui un aggravio su aziende che producono imballaggi di plastica, prodotti altamente inquinanti, si incrementa anche per quanto riguarda tabacchi, vincite alle slot machine e sugar tax, ma solo per bevande altamente zuccherate». Il presidente del Consiglio ha precisato che «la manovra ha un effetto redistributivo per i lavoratori e le famiglie e per le imprese confermiamo un robusto quadro di interventi. Facciamo un aggravio selettivo di alcuni settori in attività». «Non è vero che penalizziamo l'utilizzo del contante», lo limitiamo da 3000 a 2000 euro, «ma ma incentiviamo l’utilizzo della moneta elettronica: chi si conformerà come avviene in altri Paesi avrà dei vantaggi», ha spiegato. «Domani mattina chi vuole utilizzare il contante continuerà a farlo. Duemila euro sapete che significa? Avere rotoli da duemila in tasca e poter pagare su una singola transazione commerciale. Non ci vedo nulla di grave». Lunedì è previsto un nuovo incontro, come già anticipato da Luigi Di Maio: «La manovra è stata approvata salvo intese, quindi ci sono aspetti su cui possiamo sicuramente ragionare, ma nel Cdm previsto lunedì stiamo lavorando a un decreto legge sul terremoto, perché dobbiamo accelerare le procedure di ricostruzione:». «Se ci sarà una richiesta di chiarimenti li daremo, siamo molto sereni e sicuri», ha replicato il premier rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano di un’eventuale richiesta di chiarimenti già oggi da parte dell’Ue sulla manovra varata dal governo.