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Elezioni regionali in Emilia Romagna, Bonaccini verso la vittoria

Stefano Bonaccini

Stefano Bonaccini vede la vittoria su Lucia Borgonzoni nella corsa per la presidenza dell'Emilia Romagna, una sfida che ha assunto significati politici nazionali. La seconda proiezione Rai dà il governatore Pd uscente, sostenuto dal centrosinistra, al 48,6%, la sua rivale leghista con il centrodestra al 45,5 per cento.

Un distacco di tre punti che resta costante mentre procede lo spoglio delle schede e che porta sia Matteo Salvini che Giorgia Meloni ad intravedere la sconfitta. "Salvini ha perso, il governo esce rafforzato", esulta Nicola Zingaretti. Ma l'implosione di M5S - con Simone Benini al 4% in Emilia Romagna - preoccupa l'alleanza a quattro che regge l'esecutivo.

Gli occhi erano tutti sull'Emilia Romagna, che ha sorpreso per il boom dell'affluenza al (67,7%), di 30 punti superiore rispetto al 2014 (37,6%) e analoga a quella delle europee 2018. Zingaretti manda per questo "un immenso grazie al movimento delle sardine", che avrebbero agganciato gli astensionisti.

"Torniamo dietro le quinte, non ci vedrete in tv", fanno sapere dal movimento, dando appuntamento a Scampia a metà marzo. Dalla Lega Salvini rivendica: "siamo per la prima volta determinanti al Sud" e "per la prima volta in Emilia Romagna, dopo 70 anni, c'è stata partita". "La Lega primo partito in questa regione è un'emozione incredibile", aggiunge in senatore, che non si sbilancia sui risultati, ma concede "chiunque vincerà avrà meritato". E si elogia per aver contribuito a sua volta all'aumento della partecipazione.

Salvini ha però fallito la spallata sperata al governo Conte. Esecutivo che secondo Zingaretti invece ora "deve rilanciare, con più concretezza. La maggioranza esce più forte - dice il leader dem -, dobbiamo non essere pigri e Conte deve rilanciare l'azione in modo ancora più forte su temi concreti, le tasse, il lavoro, la scuola, l'università, la ripresa economica". Da Palazzo Chigi filtra l'intenzione di un rilancio sull'agenda: Il governo ora continua nella sua azione per il rilancio del Paese.

Il premier Giuseppe Conte è al lavoro sull'agenda di governo e attende i dati definitivi per ogni commento. Dalla presidenza del Consiglio trapela intanto soddisfazione anche per l'alta partecipazione democratica registrata in questa domenica di voto. Dal Pd Roberta Pinotti dice "non credo che ci sarà un rimpasto, ma ci faremo sentire". Nella maggioranza si apre insomma una fase densa anche di incognite. "Un grande abbraccio a Stefano Bonaccini: vittoria nettissima e bellissima, merito di un grande presidente - commenta Renzi -. Buon lavoro anche a Jole Santelli. Archiviata la campagna elettorale, adesso, tutti al lavoro".

Da Italia Viva si sottolinea la debacle M5S e si conta di occupare lo spazio lasciato libero da Forza Italia. I cinquestelle commenteranno oggi il voto, ma dopo le dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico i risultati disastrosi potrebbero perfino rimettere in discussione l'ipotesi di legge elettorale con soglia al 5%. Per quanto riguarda i singoli partiti, in Emilia Romagna la Lega è al 31,9%, ma il Pd la sopravanzerebbe con il 32,7 secondo le ultime proiezioni; Fdi è data al 9,7%, la Lista Bonaccini al 5,9, M5s al 5,2; Fi al 3%.

 

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