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Renzi attacca il reddito di cittadinanza: "Lo percepiva un mafioso, Conte lo abolisca"

«Non è vero che ci sono problemi personali nel rapporto con Conte. Il presidente del Consiglio oggi ha detto una cosa giusta, bisogna smetterla di utilizzare l’Europa portando in Europa le nostre divisioni. Conte ha detto che ci vuole una cura da cavallo per l’economia: cento commissari, ma anche altro. Gaetano Scotto è un boss mafioso che oggi è stato interrogato e ha detto che ha il reddito di cittadinanza. Quelli che hanno ricevuto il reddito sono 2 milioni e trecentomila: di questi, solo l’1,7 per cento ha trovato lavoro». Lo ha detto Matteo Renzi a Porta a Porta.

«Se Conte vuole fare la 'cura da cavallo' abolisca il reddito di cittadinanza e metta soldi per il taglio delle tasse alle aziende», ha aggiunto il leader Iv. A fargli eco Luciano Nobili: «L'emergenza in Italia si chiama economia. La produzione industriale arranca, la crescita non c'è. Deve essere la priorità assoluta del governo. Il primo passo è abolire il reddito di cittadinanza e usare quelle risorse per lavoro e sviluppo».

«Tra marzo e dicembre 2019 il reddito di cittadinanza è costato 4 miliardi di euro, per il 2020 si prevede un esborso di 7,1 miliardi di euro. Solo 39mila beneficiari su un totale di 90mila percettori considerati 'occupabili' ha ottenuto un contratto di lavoro: il 2% del totale dei sussidiati». Così Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista a «Linkiesta».

«Il reddito di cittadinanza, secondo le stime, inciderà sul Pil solo per uno 0,15%. Numeri che certificano un clamoroso flop. Forza Italia prenderà iniziative in Parlamento per cancellarlo e utilizzare quelle risorse per rilanciare la crescita, il Sud, per favorire l’occupazione, le imprese, i giovani.  E se non riusciremo a farlo in Parlamento, siamo pronti a raccogliere le firme per il referendum abrogativo».

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