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Coronavirus, firmato il nuovo decreto: ecco chi può lavorare e chi no. Stop ai rientri a casa

Stop agli spostamenti da un Comune all'altro e chiusura delle attività non essenziali. Scattano domattina, e sono valide fino al 3 aprile, le nuove restrizioni previste nel nuovo decreto (qui il testo completo) del presidente del Consiglio per arginare i contagi da Coronavirus.

Fra le novità più importanti il "divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati dal Comune in cui attualmente si trovano". Un aspetto che ferma, di fatto, anche le fughe dal nord verso il sud che si sono verificate in queste ultime settimane con circa 37 mila persone arrivate in Sicilia e altre diecimila in Calabria. Vengono fatte salve "comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute" ma è soppressa la possibilità di fare "rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza". 

La validità dei Dpcm e delle ordinanze finora emanate viene uniformata al 3 aprile. È quanto prevede il Dpcm varato dal governo con le nuove restrizioni. «Le disposizioni del decreto producono effetto dalla data del 23/3/20 e sono efficaci fino al 3/4/20. Le stesse si applicano, cumulativamente a quelle di cui al decreto del Presidente del Consiglio 11/3/20 nonché a quelle previste dall’ordinanza del ministro della Salute del 20/3/20 i cui termini di efficacia, già fissati al 25 marzo 2020, sono entrambi prorogati al 3 aprile 2020», si legge nel testo.

È di 80 voci l’elenco delle attività che continueranno a rimanere aperte dopo la nuova stretta per contenere l’epidemia del Coronavirus. L’allegato al Dpcm precisa che continueranno a essere consentita anche attività legate alle famiglie, dalle colf e badanti conviventi ai portieri nei condomini. Resteranno in funzione l’intera filiera alimentare per bevande e cibo, quella dei dispositivi medico-sanitari e della farmaceutica e, tra i servizi, quelli dei call center. La lista potrà essere aggiornata con decreto del Mise sentito il Mef.

Le attività professionali non saranno sospese per le prossime due settimane. Nell'elenco compaiono, tra l'altro, le attività legali e contabili oltre a quelle finanziarie e assicurative, ma anche gli studi di architetti e ingegneri. Attiva anche l'intera filiera della stampa, dalla carta al commercio all'ingrosso di libri, riviste e giornali fino ai servizi di informazione e comunicazione.

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