«Il Paese ha retto perchè ci sono le famiglie, adesso bisogna dare loro una risposta di stabilità», assicura in un’intervista a La Stampa la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. Tradotto, significa assegno straordinario per ciascun figlio da qui a fine anno, estensione del congedo parentale e utilizzo flessibile del bonus baby sitter, attivazione da maggio di servizi destinati ai bambini. In pratica, spiega Bonetti, «sono da 80 a 160 euro per figlio ogni mese, fino ai 14 anni. Il costo è di cinque miliardi di euro approssimativamente. Su 55 miliardi di euro, sarebbe meno del 10 per cento, per tutte le famiglie». «Io ho posto sul tavolo del governo il tema dell’assegno mensile per ogni figlio da qui a fine anno» spiega ancora Bonetti, che poi precisa: «Sembra che ci siano dubbi e mi stupisce che ci siano perchè da tempo, anche in Parlamento, si lavora ad un assegno» e «non farlo sarebbe non solo una mia sconfitta - dichiara senza mezzi termini - ma di tutti quelli che ci hanno creduto». Poi chiosa: «E' il minimo che dobbiamo alla generazione che pagherà i debiti che stiamo facendo». Quanto ai bonus baby sitter, «devono essere si più elastici per essere usati anche per i servizi educativi» dice la ministra per le Pari opportunità e famiglia, e poi i congedi parentali «vanno rafforzati ben oltre i 15 giorni attuali: si tratta di ragionare - spiega - su come renderli fruibili con maggiore elasticità e con un compenso adeguato». «Dobbiamo favorire la corresponsabilità di madre e padre, altrimenti uno dei grandi rischi è che siano le donne a uscire dal mondo del lavoro».