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Movida nella Fase 2, Boccia avverte: "Se si continua così no a spostamenti tra regioni"

«Non siamo sorpresi per quel è accaduto in questo fine settimana. Ma se è comprensibile e umano, dopo due mesi, uscire di casa, non dobbiamo dimenticare che siamo ancora dentro il Covid 19 e dunque chi alimenta una movida sta tradendo i sacrifici fatti da di milioni di italiani». Lo dice, in un’intervista alla Stampa, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia.

«A fine settimana - spiega - il Consiglio dei ministri farà le sue valutazioni in base al numero dei contagi. E per lo 'sblocco' della mobilità tra Regioni, faremo le nostre valutazioni: non è detto, ma potrebbe diventare inevitabile prendere tutto il tempo che serve».

«La maggioranza dei cittadini - osserva Boccia - rispetta le regole ed è indignata per i comportamenti di poche persone. Sinora abbiamo usato il metodo del bastone e della carota: sembra aver funzionato». E gli assistenti civici, aggiunge, saranno «migliaia di persone in strada per ricordare a tutti le regole della nostra convivenza».

Intanto, di fronte alle recenti immagini di assembramenti nei luoghi della movida delle principali città italiane, il Codacons chiede misure straordinarie per evitare la risalita dei contagi che porterebbe inevitabilmente ad un nuovo lockdown.

"Chiediamo a Regioni e Comuni di vietare dal venerdì alla domenica aperitivi all'aperto nei luoghi pubblici, limitando la possibilità di consumazione esclusivamente al tavolo e all'interno dei locali, previa prenotazione - afferma il presidente Carlo Rienzi - Capiamo la voglia dei giovani di tornare alle vecchie abitudini e condividere momenti di socialità, ma al momento il rischio è troppo elevato e può essere controllato solo attraverso ordinanze e divieti".

Per tale motivo il Codacons chiede "alle Regioni e ai singoli Comuni di attivarsi vietando gli aperitivi in piedi nei luoghi della movida, sanzionando chi non rispetta le disposizioni e prevedendo prezzi calmierati e sconti sui listini per le consumazioni al tavolo prenotate dal venerdì alla domenica, in modo da disincentivare gli assembramenti fuori dai locali".

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