Ponte sullo Stretto al centro del dibattito politico, "sì" trasversale: ecco chi è d'accordo e chi no
Prima il ministro Provenzano, poi Renzi, Francescini, Salvini. Il Ponte sullo Stretto di Messina è tornato nelle ultime ore prepotentemente al centro del dibattito politico. Soprattutto sulla riva siciliana. Di infrastrutture si parla con riguardo all'alta velocità e al treno Freccia Rossa che sta per sbarcare a Reggio Calabria. E di infrastrutture si parla anche a proposito delle grandi opere che servono al territorio di Messina per cercare di rimettersi in piedi dalla crisi legata alla emergenza Coronavirus che ha investito il commercio e i piccoli imprenditori. A riaprire il dibattito, venerdì scorso, proprio nel corso di una puntata di "Scirocco" il talk show di Rtp, è stato il m ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano. Il ministro non ha mostrato una apertura sull'argomento: "Penso - ha detto - che la priorità sia rafforzare tutto il resto, in questo quadro si può tornare a discutere del ponte con una seria analisi di costi benefici". Ma tanto è bastato per tornarne a parlare. Lo ha fatto anche l'ex premier Matteo Renzi che nel suo nuovo libro, di cui Gazzetta del Sud ha pubblicato uno stralcio: "Per vincere la sfida della povertà serve più il ponte sullo Stretto che il reddito di emergenza. Qui si pone il grande tema che da anni attraversa ciclicamente e carsicamente il dibattito sulle grandi opere. C’è chi dice 'facciamo il ponte sullo Stretto' e chi risponde "in Sicilia servono prima le ferrovie'". Il tema è stato rilanciato un altro rappresentante Pd del Governo, il ministro della Cultura Dario Franceschini che guarda oltre lanciando proposte come l'alta velocità sulla dorsale adriatica e fino alla Sicilia, ma i partiti preparano per questa settimana una valanga di emendamenti al decreto Rilancio, incluso uno di Iv per fare il Ponte sullo Stretto: il Ponte? "I treni ad alta velocità dovranno pur attraversare lo Stretto. Ma andranno visti costi e benefici di tutte le soluzioni alternative". Concetto ripreso dalla deputata di Forza Italia, Matilde Siracusano: "Le parole del ministro Franceschini sono importanti e non vanno assolutamente sottovalutate. Certo, noi di Forza Italia non possiamo dimenticare il fuoco di fila contro il Presidente Berlusconi e contro i nostri governi negli anni in cui avevamo non solo proposto la realizzazione del Ponte, ma avviato tutte le procedure necessarie affinché divenisse realtà nel più breve tempo possibile. Adesso Dario Franceschini cambia idea e apre alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Bene, benvenuto dalla parte giusta". D'altra parte il collegamento fra le imminenti corse dei treni ad Alta velocità fino alla Calabria, le infrastrutture necessarie a Messina e alla Sicilia e la costruzione del Ponte sullo Stretto, era stato un concetto lanciato anche dall’assessore alla Mobilità della Regione Siciliana, Marco Falcone: «Frecciarossa fino a Reggio? Adesso serve il Ponte sullo Stretto». Un progetto che il governatore Nello Musumeci sposa in toto e che rilancia con forza. Ha preso la palla al balzo anche leader della Lega, Matteo Salvini, che a "Non è l'Arena", a proposito degli eventuali finanziamenti che l'Italia riceverà dall'Ue: "Se l'Italia decide di fare il Ponte sullo Stretto, che per me serve, dobbiamo poterlo fare". di Ponte sullo Stretto di Messina oggi ha parlato anche il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Giancarlo Cancelleri: "Tornare a parlarne rischia di diventare l'ennesima burla per il meridione e per l'Italia intera. Preferisco concentrarmi sulle cose che possono dare immediate risposte al Paese. Il Mezzogiorno ha il primato per le infrastrutture più obsolete, pensiamo subito a mettere in sicurezza i ponti, le gallerie, le strade esistenti e a realizzare le opere già finanziate ma bloccate dalla farraginosa burocrazia. Stiamo parlando di oltre 100 miliardi di euro da poter spendere immediatamente. Sblocchiamo questi soldi, rimettiamo in moto l'Italia e poi, prometto, inizierò a discutere anch'io del ponte sullo Stretto". Immediata la replica del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci: "Mi fa sorridere chi dice che prima del Ponte si debba pensare ad altro: è solo l'eterna scusa per non fare mai niente. I siciliani sanno che l'unica volta in cui si é stati a un passo dall’avvio dell'opera è stato per impulso del governo Berlusconi e la nostra coalizione non ha mai cambiato opinione, come ha ricordato oggi Matteo Salvini. Se assieme al ministro Franceschini e al senatore Renzi si registrerá una nuova posizione da parte del governo Conte, saró felice di mettermi a disposizione, assieme al mio governo". Sull'argomento si esprime anche il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli: "Sto seguendo con grande attenzione il dibattito nazionale sulla eventuale realizzazione del Ponte sullo Stretto. La mia posizione non è mai cambiata nel corso degli anni: sono favorevole alla costruzione di una straordinaria infrastruttura pubblica, che - oltre a dimostrare al mondo le grandi capacità progettuali e ingegneristiche del nostro Paese e a collegare, finalmente in modo efficiente, la Calabria e la Sicilia - avrebbe il merito di ridare fiato all’economia nazionale in un momento di grave crisi e di creare migliaia di nuovi posti di lavoro. La domanda che tutti dobbiamo porci non è se realizzare o meno il Ponte sullo Stretto, ma questa: se non ora, quando?".