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Pubblica amministrazione digitale e tagli alla burocrazia: i 65 articoli del Dl Semplificazioni

Il Dl Semplificazioni è stato inviato alla Ragioneria dello Stato per la 'bollinatura'. Il testo, dopo l’ok 'salvo intese', è chiuso e conta ora 65 articoli. Si va dalle misure sui contratti pubblici a quelle per la digitalizzazione della Pa; dalle norme per incentivare gli investimenti alle verifiche antimafia e protocolli di legalità.

Nel provvedimento anche le regole per la gestione dell’identità digitale, quelle per l’edilizia e le norme a favore degli aumenti di capitale. Prevista l’accelerazione nell’utilizzo dei fondi nazionali ed europei per gli investimenti nella coesione e nelle riforme e interventi per la sicurezza di infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie e idriche. Una norma, inoltre, proroga i termini per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia.

Queste nello specifico le principali misure:

- IMPRESE, AMBIENTE E GREEN ECONOMY
Per le imprese, si prevedono: la semplificazione e la velocizzazione dei lavori sulle infrastrutture di rete per le comunicazioni elettroniche e la banda larga; l’aumento dell’importo di erogazione in un’unica soluzione della «Nuova Sabatini» (contributi alle imprese per il rimborso di prestiti destinati a investimenti in beni strumentali) e la semplificazione del medesimo incentivo per le imprese del Mezzogiorno; la semplificazione delle procedure per la cancellazione dal registro delle imprese e per lo scioglimento degli enti cooperativi; il rafforzamento del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici, la semplificazione delle attività del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) e quella delle erogazioni dei contributi pubblici nel settore dell’agricoltura; la possibilità per le società per azioni quotate di prevedere aumenti di capitale in deroga rispetto alla disciplina del codice civile.

- MISURE A FAVORE DEGLI AUMENTI DI CAPITALE
Fino al 31 aprile 2021, a condizione che sia rappresentata almeno la metà del capitale sociale, non si applica la maggioranza rafforzata del voto favorevole di almeno due terzi del capitale rappresentato in assemblea per il varo degli aumenti di capitale delle società. Stesso discorso per l’introduzione nello statuto sociale della clausola che consente di escludere il diritto di opzione, per l’attribuzione agli amministratori della facoltà di aumentare il capitale sociale. In questi casi, quindi, la deliberazione è validamente assunta con il voto favorevole della maggioranza del capitale rappresentato in assemblea, anche qualora lo statuto preveda maggioranze più elevate. Inoltre, sempre fino al 31 aprile 2021, le società con azioni quotate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione possono deliberare aumenti del capitale sociale con nuovi conferimenti, con esclusione del diritto di opzione nei limiti del 20 per cento del capitale sociale preesistente ovvero, in caso di mancata indicazione del valore nominale, nei limiti del 20 per cento del numero delle azioni preesistenti. I termini di convocazione dell’assemblea per discutere e deliberare su tale argomento sono ridotti della
metà.

- SICUREZZA VIADOTTI E GALLERIE SU STRADE E AUTOSTRADE
Per assicurare l’omogeneità della classificazione e gestione del rischio, della valutazione della sicurezza e del monitoraggio dei viadotti e delle gallerie esistenti lungo tutta la rete stradale e autostradale vengono approvate apposite linee guida in materia di programmazione ed esecuzione delle attività di indagine sullo stato di conservazione delle gallerie esistenti lungo le strade statali o autostrade gestite da Anas o da concessionari autostradali, di esecuzione delle ispezioni e di programmazione degli interventi di manutenzione e di messa in sicurezza delle stesse.

- PROROGA TERMINI PRESTITO PONTE ALITALIA
Viene prorogato al 31 dicembre 2020 il termine per la restituzione del prestito ponte di 400 milioni ad Alitalia. Per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia - Società Aerea Italiana e Alitalia Cityliner in amministrazione straordinaria i termini per la restituzione del finanziamento previsto dalla legge del 30 gennaio 2020 n.2 passa «dai sei mesi dall’erogazione» al 31 dicembre 2020.

- TEMPI PIÙ RAPIDI
Si introduce la conferenza di servizi semplificata, con la compressione dei tempi: tutte le amministrazioni coinvolte dovranno rispondere entro 60 giorni. Inoltre, le amministrazioni dovranno misurare la durata effettiva dei procedimenti di maggiore impatto per cittadini e imprese, confrontarli con i termini previsti dalla legge e pubblicarli. Le pubbliche amministrazioni dovranno misurare la durata effettiva dei procedimenti di maggiore impatto per cittadini e imprese, confrontarli con i termini previsti dalla legge e pubblicarli.

- RESPONSABILITÀ DEGLI AMMINISTRATORI
Sul fronte della responsabilità degli amministratori pubblici, si prevede, limitatamente ai fatti commessi dalla data di entrata in vigore del decreto e fino al 31 luglio 2021, la limitazione della responsabilità per danno erariale al solo dolo per quanto riguarda le azioni, mentre resta invariata per quanto riguarda le omissioni, in modo che i funzionari siano chiamati a rispondere in misura maggiore per eventuali omissioni o inerzie, piuttosto che nel caso di condotte attive.

- TAGLIO DEI COSTI DELLA BUROCRAZIA
Si tagliano anche i costi della burocrazia, prevedendo che, sia per le norme primarie sia per i decreti attuativi, nel caso si introducano nuovi costi regolamentari, si debbano eliminare altri oneri di pari valore, oppure rendere i nuovi costi introdotti fiscalmente detraibili.

- AGENDA PER LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA
Si introduce per il periodo 2020-2023, l’Agenda della semplificazione amministrativa, definita secondo le linee di indirizzo condivisa fra, Stato, Regioni, Province autonome ed enti locali e si prevede la definizione di una modulistica standard in tutto il Paese per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni da parte dei cittadini.

- SOSTEGNO E DIFFUSIONE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE
In merito alla cittadinanza digitale e allo sviluppo dei servizi digitali della Pa si prevede: l’accesso a tutti i servizi digitali della Pa tramite Spid, Carta d’identità digitale (Cie) e tramite AppIO su smartphone; il domicilio digitale per i professionisti, anche non iscritti ad albi; la semplificazione e il rafforzamento del domicilio digitale per i cittadini; la presentazione di autocertificazioni, istanze e dichiarazioni direttamente da cellulare tramite AppIO; semplificazioni per il rilascio della Cie; una piattaforma unica di notifica digitale di tutti gli atti della Pa e via Pec degli atti giudiziari; la semplificazione della firma elettronica avanzata; il sostegno per l’accesso delle persone con disabilità agli strumenti informatici; regole omogenee per tutte le Pa per gli acquisti informatici, la formazione digitale dei dipendenti pubblici e la progettazione dei servizi digitali ai cittadini; la semplificazione e il rafforzamento dell’interoperabilità tra banche dati pubbliche e misure per garantire piena accessibilità e condivisione dei dati tra le Pa; la semplificazione e il rafforzamento della Piattaforma digitale nazionale dati, finalizzata a favorire l’utilizzo del patrimonio informativo pubblico.

- PIATTAFORMA DIGITALE NAZIONALE DATI
Vengono promossi la progettazione, lo sviluppo e la realizzazione di una Piattaforma Digitale Nazionale Dati (Pdnd), gestita dalla presidenza del Consiglio ed q costituita da un’infrastruttura tecnologica che rende possibile l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di servizi pubblici. Si va poi verso il consolidamento e la razionalizzazione delle infrastrutture digitali del Paese, attraverso lo sviluppo di un’infrastruttura ad alta affidabilità localizzata sul territorio nazionale per la razionalizzazione e il consolidamento dei Centri per l’elaborazione delle informazioni (Ced) destinata a tutte le pubbliche amministrazioni.

- CONTRATTI PUBBLICI ED EDILIZIA
Tra le principali misure in materia di contratti pubblici, al fine di incentivare gli investimenti nel settore delle infrastrutture e dei servizi, si introduce in via transitoria, fino al 31 luglio 2021, una nuova disciplina degli affidamenti delle attività di esecuzione di lavori, servizi e forniture, nonchè dei servizi di ingegneria e architettura, inclusa l’attività di progettazione. Le nuove norme prevedono: l'affidamento diretto per lavori, servizi e forniture di importo inferiore a 150.000 euro; una procedura negoziata, senza bando, previa consultazione di un numero di operatori variabile sulla base dell’importo complessivo, per tutte le prestazioni di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria. Si introducono, inoltre, disposizioni per accelerare i contratti sopra soglia, prevedendo in particolare che l’aggiudicazione o l’individuazione definitiva del contraente debba avvenire entro il termine di sei mesi dall’avvio del procedimento. Si prevede anche che la pendenza di un ricorso giurisdizionale non costituisca giustificazione adeguata per la mancata stipulazione del contratto nel termine previsto e, per le opere di rilevanza nazionale o sopra le soglie comunitarie, le sospensioni nell’esecuzione potranno essere stabilite dalle parti o dalle autorità giudiziarie solo in casi ben specificati. Sarà poi obbligatorio, fino al 31 luglio 2021, per i lavori diretti alla realizzazione delle opere pubbliche di importo pari o superiore alle soglie di rilevanza comunitaria, costituire collegi consultivi tecnici. Questi collegi avranno il compito di risolvere rapidamente le controversie e le dispute tecniche che potrebbero bloccare gli appalti e, per evitare che la mancanza di risorse blocchi i cantieri, viene creato un apposito Fondo, che potrà finanziare temporaneamente le stazioni appaltanti. Infine, si semplificano e si uniformano le procedure di nomina dei Commissari straordinari per le opere di maggiore complessità o più rilevanti per il tessuto economico, sociale e produttivo. Per l’esecuzione degli interventi, i Commissari straordinari possono essere abilitati ad assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante e operano in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici. Previste misure di emplificazioni per la ricostruzione pubblica nelle aree colpite da eventi sismici.

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