Migranti, Lamorgese: "Tamponi a tutti quelli che sbarcano in Sicilia e nelle altre regioni"
«Massima e costante è l’attenzione rivolta alla tutela della sicurezza sanitaria dei cittadini, soprattutto in quelle regioni che in questo momento sono maggiormente esposte agli sbarchi». Lo ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, rispondendo al question time alla Camera. «Gli stranieri vengono sottoposti, al momento dell’arrivo, ai necessari accertamenti sanitari e alle misure di quarantena, al fine di prevenire il rischio di contagio» e «nei luoghi dove viene effettuata la quarantena - ha aggiunto - sono assicurate, altresì, le necessarie misure di vigilanza, garantite anche attraverso l’impiego di militari dell’esercito e di unità di rinforzo delle Forze di polizia». Inoltre, «i controlli messi in atto hanno anche l’obiettivo di neutralizzare i tentativi di fuga, nella maggior parte dei casi tempestivamente rintracciati, in modo da assicurare l’effettività del periodo di quarantena», ha spiegato Lamorgese, ricordando che «per far fronte all’emergenza sanitaria i prefetti sono stati costantemente sollecitati ad adottare ogni iniziativa utile a fine del contenimento della diffusione del virus nei centri, nonchè a mantenere, con le amministrazioni interessate, uno stretto raccordo al fine di individuare le soluzioni più idonee a prevenire eventuali disagi per le comunità locali». Sono 163 i migranti ad oggi risultati positivi al Coronavirus, «per tutti sono state disposte le misure di isolamento sanitario», ha detto Lamorgese sottolineando che per quanto riguarda Lampedusa «dall’11 luglio sono stati eseguiti 1.487 test sierologici, e, in caso di positività, i tamponi. Si lavora con la Regione Siciliana per assicurare tamponi a tutti gli sbarcati, anche per chi arriva in altre regioni e per individuare due navi per la quarantena».