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Discoteche aperte ma non si può ballare, mascherina di sera anche sul lungomare

Le discoteche non saranno chiuse ma verrà vietata solo l'attività da ballo: dopo la riunione con i presidenti di Regione sono stati apportati correttivi all’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza su discoteche e obbligo di mascherina nei luoghi della movida.

Nella versione iniziale, infatti, venivano sospese tutte «le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati», mentre in quella nuova lo stop riguarda solo «l'attività del ballo». Le discoteche e locali simili, dunque, possono rimanere aperte limitandosi a svolgere altre attività, come la ristorazione ad esempio. E tra le attività interessate dal divieto di ballo vengono anche citate quelle che si svolgono «in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico».

Quanto all’obbligo di mascherina dalle 18 alle 6 in luoghi a rischio assembramenti , tra questi ultimi vengono citati anche i lungomari. Rispetto ai due punti dell’ordinanza le Regioni potranno
introdurre solo misure restrittive.

La riunione ha affrontato anche il tema degli aiuti al settore, in quanto c'è la consapevolezza dei danni economici provocati dalla decisione di vietare il ballo. Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico, si attende danni economici ingenti, «ma non vedo alternative», ha spiegato. «Serve maggiore attenzione per evitare di tornare ai dati di marzo», ha insistito assicurando che il governo farà il possibile «per dare un sostegno alle attività che avranno delle perdite, trovando delle poste di ristoro specifiche anche nel dl agosto».

Sulla stessa linea anche il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. «Restiamo uno dei paesi più sicuri al mondo per la sicurezza sanitaria; questa condizione non è casuale ma figlia dei sacrifici che abbiamo fatto e che vanno difesi. Ora - ha aggiunto - è il momento di andare avanti ma limitando al massimo le attività che presuppongono contatti fisici e assembramenti incontrollabili».

La maggior parte delle Regioni si sono dimostrate d’accordo con le decisioni annunciate dal governo. Il Friuli Venezia Giulia ha espresso contrarietà. Il presidente Massimiliano Fedriga ha chiesto «di individuare una mediazione, quale l’introduzione dell’obbligatorietà delle mascherine sulle piste da ballo, che potesse garantire agli esercizi interessati di poter proseguire le loro attività». Un appello rimasto inascoltato.

Critico anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha attaccato il governo: «Solo oggi sono sbarcati più di 200 clandestini e il problema è che siano gli italiani, i baristi, i ristoratori, i ragazzi, i lavoratori è surreale. Questo governo è incapace di difendere i confini, la salute e i risparmi degli italiani e se la prende con i ragazzi che escono e che si vogliono divertire. E’ una follia».

«La Regione Puglia ha richiesto oggi che al nuovo provvedimento di lockdown del settore - che è bene che voi sappiate provocherà danni economici rilevantissimi - segua da parte del Governo immediatamente un provvedimento a sostegno delle imprese, dei lavoratori e degli artisti del settore». Così, in un post su Facebook, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

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