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Appendino condannata a 6 mesi: "Resto sindaco di Torino ma mi autosospendo dal M5S"

Il sindaco di Torino, Chiara Appendino, è stata condannata a 6 mesi al processo Ream. Ha retto l’accusa di falso ideologico, mentre la sindaca è stata assolta da quella di abuso d’ufficio.

Appena appresa la decisione del tribunale, Appendino ha annunciato: «Porterò a termine il mio mandato da sindaco. Questa condanna non mi impedisce di continuare, ma come previsto dal codice etico mi autosospendo dal Movimento 5 Stelle».

I fatti si riferiscono alla riqualificazione dell’ex area Westinghouse, con il Comune che, secondo l’accusa, avrebbe omesso di inserire nel bilancio 2017 i 5 milioni versati come caparra dalla società Ream, che durante la precedente amministrazione comunale si era interessata alla riqualificazione del sito, il cui progetto è stato poi assegnato al gruppo Esselunga.

La prima cittadina di Torino ha, quindi, confermato la decisione di ricorrere in appello: «Siamo stati assolti per tre reati su quattro perchè non sussiste il fatto, rimane in piedi il falso ideologico del 2016 su cui leggeremo le motivazioni. Sono profondamente convinta di aver fatto tutto nell’interesse dell’ente, quindi ricorreremo in appello».

I pm Gianoglio e Gabetta avevano chiesto per Appendino una pena di 1 anno e 2 mesi. Per il legale della prima cittadina, Luigi Chiappero «la quantità della condanna dimostra l’irrilevanza del fatto, siamo ai minimi storici di una pena, meno di così è impossibile».

In un lungo post su Fb Chiara Appendino ribadisce, quindi, «come è evidente anche dalle carte processuali, non ho tratto alcun vantaggio personale, anzi: l’accusa, nella sostanza, era di aver ingiustamente 'avvantaggiato' il Comune» e ribadisce: «questa sentenza non pregiudica la possibilità di rimanere in carica e, quindi, porterò regolarmente a scadenza il mio mandato in attesa del giudizio in appello. Come previsto dal nostro regolamento interno, invece, mi autosospendo dal Movimento 5 Stelle, sempre fino al prossimo grado di giudizio che auspico arrivi nei tempi più brevi possibili».

Oltre al sindaco, il Tribunale di Torino ha comminato la stessa pena all’assessore comunale al Bilancio Sergio Rolando. Otto mesi, invece, all’ex capo di gabinetto della sindaca Paolo Giordana. Prosciolto il dirigente comunale Paolo Lubbia.

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