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Dpcm di Natale, ricongiungimento coi familiari e spostamenti: ecco cosa si potrà fare

Spostamenti tra regioni ma solo in fascia gialla, ricongiungimento con i parenti stretti (ma sempre a piccoli gruppi e con molta prudenza), niente feste. Inizia a delinearsi il nuovo Dpcm che il governo sta preparando per sostituire quello in scadenza il 3 dicembre. Un Dpcm che dovrebbe allentare qualche maglia, spostare qualche regione in fascia meno restrittiva ma non dare l'idea del "liberi tutti" per non ripetere gli errori dell'estate. L'andamento della curva epidemiologica fa comunque ben sperare, tanto che ieri il premier Giuseppe Conte ha detto che entro fine mese potrebbero non esserci più zone rosse.

Le regioni prudenti
Il governo rivedrà venerdì le varie fasce delle regioni e il ministro Roberto Speranza firmerà le nuove ordinanze per far scalare in zona arancione alcune in zone rosse (si pensa ad esempio a Piemonte e Lombardia). Però alcuni governatori potrebbero decidere di adottare misure più restrittive per qualche tempo in modo da stare più tranquilli proprio sotto Natale.

Divieti in zone rosse e arancioni
Una delle restrizioni delle zone rosse e arancioni è quella di non potersi spostare nelle altre regioni se non per motivi di lavoro, salute e urgenze che bisogna autocertificare. Si può però rientrare al proprio domicilio o luogo di residenza. Probabile che col nuovo Dpcm si permetterà una deroga a questa regola permettendo di rientrare a casa anche non è tecnicamente la propria casa.

Vedere i parenti
Tra le norme che si stanno valutando quelle del cosiddetto "ricongiungimento familiare" che dovrebbe permettere anche chi si trova in zone rosse e arancioni di andare dai parenti stretti: genitori e figli, coniugi, conviventi. Andrebbe ad aggiungersi ai motivi di urgenza da giustificare in autocertificazione. L'obiettivo, però, è quello di non permettere grandi riunioni familiari ma solo piccoli gruppi familiari e sempre con molta prudenza negli incontri.

Feste vietate
Anche per natale saranno vietate feste nei locali pubblici e in luoghi privati. Ovviamente per quanto riguarda le case dei cittadini il governo non potrà imporre nulla ma potrà emanare solo delle "raccomandazioni". Quindi: pranzi e cene soltanto con i parenti stretti e con un numero massimo di persone: ora sono sei, non è escluso che per le festività si possa aumentare almeno ad otto ma garantendo il distanziamento.

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