Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La Corte Suprema respinge il ricorso del Texas: voto valido, nessuna speranza per Trump

La Corte suprema ha respinto il ricorso del Texas e del presidente Donald Trump per ribaltare il verdetto delle presidenziali americane con la vittoria del democratico Joe Biden

Il verdetto della Corte Suprema di fatto azzera le possibilità per Trump di ribaltare il verdetto dell’urna a suo favore. Il prossimo 20 gennaio sarà il democratico Joe Biden ad insediarsi.

Il massimo organo giudiziario degli Stati Uniti, con una sentenza di appena una pagina, sostiene che cade fuori dalla giurisdizione del Texas la modalità con cui gli altri Stati conducono il processo elettorale e quindi non vi sono le basi legali per il ricorso.

Nell’istanza presentata martedì scorso dallo Stato della Stella solitaria, con l’appoggio di Trump e di oltre 100 parlamentari repubblicani, si denunciano Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin per l’estensione dei termini del il voto per posta. I quattro Stati hanno chiesto alla Corte Suprema di respingere il ricorso e la loro richiesta è stata accolta. Ricorso che era stato presentato dal procuratore generale del Texas Ken Paxton ed appoggiato dall’amministrazione Trump, da 18 Stati Usa e da oltre 100 membri repubblicani del Congresso.

L’azione legale si basava sulle modifiche alle procedure di voto nelle ultime elezioni proprio in Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin, la richiesta prevedeva di bloccare i voti del collegio elettorale in questi quattro Stati e di rinviare la riunione del 14 dicembre, giorno in cui lo stesso collegio è chiamato ad eleggere formalmente il presidente. Nel ricorso si accusavano i dirigenti dei quattro Stati di non aver protetto dalle frodi il voto per posta.

Il Texas chiedeva quindi di non contare i loro 62 voti nel collegio elettorale, facendo così scendere Biden, che ha totalizzato 306 voti, sotto la soglia del quorum necessario (270 voti).

Il numero uno del partito repubblicano del Texas, Allen West, in una nota ha invocato la secessione dopo la decisione della Corte Suprema. «Gli Stati rispettosi della legge dovrebbero mettersi insieme e costituire una Unione di Stati che rispetterà e si atterrà sempre alla Costituzione», scrive il politico. L’azione legale del Texas era stata sostenuta da altri 18 Stati Usa a guida repubblicana.

«La Corte Suprema degli Stati Uniti ha giustamente respinto la finta causa dei Repubblicani per ribaltare la volontà di milioni di elettori americani». Lo scrive sui social la Presidente della Camera dei Rappresentanti Usa, Nancy Pelosi. Per Pelosi «i 126 deputati repubblicani che hanno firmato questa causa illegale e antidemocratica hanno portato disonore alla Camera».

Caricamento commenti

Commenta la notizia