Se Matteo Renzi si sfila e apre formalmente la crisi di governo, sarebbe sbarrata la strada a qualsiasi altra soluzione che ricomprendesse Italia viva. Lo dicono a chiare lettere il Movimento 5 stelle e lo stesso premier Giuseppe Conte, attraverso fonti di palazzo Chigi. Un avvertimento rivolto al leader di Iv, il cui vero obiettivo - è il ragionamento - sarebbe quello di defenestrare Giuseppe Conte e dar vita a un nuovo esecutivo sostenuto dalla stessa maggioranza che appoggia l’attuale esecutivo. Ma le minacce dei pentastellati (e del premier) sembrano, almeno a loro dire, non smuovere i renziani, che tengono il punto e fanno sapere di non avere alcuna intenzione di indietreggiare.
Renzi: si profila una conta in aula
«Io non volevo far fuori Conte, ma me stesso da questo governo. Ormai ci siamo. Non ci metto la faccia sullo spreco di denaro pubblico», spiega Renzi parlando al Senato durante una pausa dei lavori parlamentari. «Evidentemente hanno i numeri per andare avanti e se vogliono gli posso anche cedere qualcuno... Me ne andrò all’opposizione». Per l’ex premier lo scenario che si delinea è quello di una conta in Aula: «Penso che Conte sostituirà le ministre di Italia viva che si dimetteranno e poi andrà alle Camere per chiedere la fiducia. Non so se prima si recherà al Quirinale, comunque quando avrà dei nuovi ministri farà il passaggio parlamentare». Dunque, restano in campo le dimissioni di Bellanova e Bonetti che, secondo gli ultimi rumors di palazzo, dovrebbero essere presentate domani, dopo il via libera questa sera in Cdm al Recovery plan (Iv potrebbe dare il suo ok o astenersi, ma comunque non ostacolarne l’approvazione). In ogni caso, qualunque sia alla fine lo sbocco, lo stesso Renzi ha assicurato al ministro della Salute, Roberto Speranza - atteso domani in parlamento per illustrare le nuove misure anti Covid che entreranno in vigore dal 16 gennaio - il sostegno alla risoluzione di maggioranza. L’ex premier infine annuncia per domani una conferenza stampa.
"Niente Conte ter con i renziani"
In attesa dello showdown, che in molti nella maggioranza danno ormai per scontato, tanto più alla luce delle parole dello stesso Renzi, è il momento delle accuse reciproche e degli avvertimenti. Già in mattinata da palazzo Chigi trapela il primo messaggio netto: «Se il leader di Iv Renzi si assumerà la responsabilità di una crisi di governo in piena pandemia, per il presidente Conte sarà impossibile rifare un nuovo esecutivo con il sostegno di Italia viva». Dunque, niente Conte ter con i renziani. Sulla stessa linea il Movimento 5 stelle, che fa partire il fuoco di fila contro i renziani. Una raffica di dichiarazioni in cui si accusa Renzi di irresponsabilità e lo si avverte: «E' evidente che se ritira i ministri non ci sarebbe possibilità di far nascere un nuovo esecutivo con Italia viva», sentenzia Stefano Buffagni. Da Vito Crimi a Alessandro Di Battista e Riccardo Fraccaro, da Vincenzo Spadafora a Alessio Villarosa il coro è unanime.