Ambasciatore di grado, consigliere diplomatico a Palazzo Chigi, ora sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai Servizi. E’ il 62enne Piero Benassi l’uomo scelto dal premier Giuseppe Conte per assumere il delicato ruolo, al centro di un lungo braccio di ferro politico. Una carriera diplomatica, quella di Benassi, iniziata nel 1984 alla Direzione Generale Affari Economici, per poi lavorare prima all’ambasciata italiana a Cuba e in seguito a quella in Polonia. Tornato un decennio dopo a Roma, passa alla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo dove resta per cinque anni. Nel 1999 arriva l’incarico a Bruxelles presso la Rappresentanza Permanente d’Italia all’Ue; tre anni dopo l’incontro con Berlino, dove ricopre l’incarico di primo consigliere presso l’ambasciata nella capitale tedesca fino al 2005. Dopo una pausa di alcuni anni a Roma, nel 2009 viene nominato ambasciatore a Tunisi, da dove assiste all’avvio delle Primavere arabe e al periodo tumultuoso che segue; nel 2013 il rientro a Roma come capo di Gabinetto per i ministri degli Esteri Emma Bonino e Federica Mogherini, prima di rientrare a Berlino l’anno seguente, stavolta in veste di ambasciatore. Dopo quattro anni nella capitale tedesca, torna a Roma e si trasferisce a Palazzo Chigi come consigliere diplomatico del neonato governo giallo-verde guidato da Giuseppe Conte; da ultimo, la delega ai Servizi. Persona di fiducia del premier, con il quale ha costruito un rapporto cementato dai tanti dossier delicati affrontati insieme, soprattutto in ambito europeo, Benassi ha avuto un ruolo di primo piano nella preparazione di vertici internazionali e visite all’estero, brillando in negoziati difficili, da ultimo quello che ha portato al fondo Next Generation Eu.