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Riprese le consultazioni. Il M5S: "Solo Conte". Il Pd: "Lealtà". Renzi: "Documento condiviso"

Roberto Fico

Al via la seconda giornata di consultazioni del presidente della Camera Roberto Fico con le delegazioni delle forze politiche di Camera e Senato per la formazione di un nuovo governo. Europeisti e Autonomie guardano a Conte, il cui nome è stato blindato ieri da 5S, Pd e Leu. Pressing di Di Maio: 'Serve un governo forte puntando a sfruttare al meglio il Recovery o le future generazioni piangeranno le follie della politica". Bettini chiede un patto su Conte, se Renzi non accettasse, si potrebbe andare al voto a giugno. Il Quirinale intanto smentisce contatti in questi giorni con Draghi.

Gli europeisti

Questa mattina, alle 10, Fico ha iniziato incontrando il Gruppo parlamentare "Europeisti - MAIE - Centro Democratico" del Senato della Repubblica. «Ripartire imprescindibilmente dal presidente del consiglio uscente, Giuseppe Conte. Noi lo sosterremo convintamente» ha dichiarato il deputato Antonio Tasso, esponente del Maie alla Camera, al termine delle consultazioni con Fico.

Salta la riunione anti-Renzi

Non si è tenuta la riunione della fronda M5S che avrebbe dovuto svolgersi in mattinata, a partire dalle 10, su una piattaforma online. I parlamentari -una ventina di persone tra Camera e Senato- avrebbero dovuto fare il punto sul ritorno in maggioranza con Renzi, una decisione che osteggiano apertamente, contestando «l’inversione a U» definita dai vertici grillini.

I socialisti: "Sì a Conte"

Riccardo Nencini, a nome della componente Socialista, esce invece dalla consultazione alla Camera con Roberto Fico segnalando con nettezza che «rispetto a quelle citate, e proprio perchè si tratta di condizione e ragione diversa, per evidenti motivi, visto che il 2021 è decisivo per uscire dalla pandemia e dall’emergenza, potrebbe essere necessario un programma puntiglioso, preciso, e dal punto di vista politico perfetto». Un obiettivo in vista del quale, sottolinea il senatore, «nulla vieta nella esperienza e nella vicenda politica italiana che sia condiviso, scritto, dalle forze politiche che dovessero sostenerlo». Nencini mette subito in evidenza «la condivisione nella scelta che si presume di dovere fare per la formazione di un nuovo governo che sia appunto di natura politica, fondato sulla maggioranza preesistente che ha governato l’Italia negli ultimi mesi, allargata naturalmente - rileva ancora - a quanti volessero condividere il programma che verrà steso».

Il Centro democratico guarda a Conte

«Siamo per un governo politico, guidato da Conte, che arrivi al termine della legislatura, sapendo che l’alternativa è il governo del Presidente della Repubblica che porti il Paese alle votazioni, ma questo significa che il parlamento non riesce a esprimere una maggioranza». Lo ha detto Bruno Tabacci, in rappresentanza di Centro Democratico - Italiani in Europa, al termine delle consultazioni con il presidente della camera Roberto Fico. "Quando responsabili diventa un termine negativo io non mi ci posso riconoscere - ha aggiunto - Sono responsabile di quello che dico e che faccio. Abbiamo dato vita a una iniziativa politica che ha portato al Senato alla nascita del gruppo europeisti e alla Camera a un gruppo che conta 15 deputati».

Il gruppo misto pro Conte

«Abbiamo indicato il nome di Conte come unica guida possibile del prossimo governo. L’indicazioni su Conte è di tutta evidenza che non è separabile dai contenuti programmatici» dice la capogruppo del Misto Loredana De Petris dopo le consultazioni con il presidente della Camera Roberto Fico. «Conte deve essere il garante di un accordo programmatico che dovrà assicurare una continuità con il governo uscente. Bene il patto di legislatura, ma il patto è strettamente collegato all’indicazione per Conte», aggiunge.

Renzi: "Serve un documento scritto"

«Non è un crisi che nasce dalle antipatie, ma dalle risposte ai cittadini. Siamo disposti a fare la nostra parte su un documento scritto. Nome premier dopo documento» ha detto, invece, il leader di Iv, Matteo Renzi, dopo le consultazioni con il presidente della Camera, Roberto Fico. "Non servono riunioni notturne fino all’alba o emendamenti di notte, ma un metodo condiviso e un documento scritto».  «L'Incarico esplorativo affidato al presidente Fico permette alla maggioranza uscente un confronto sui contenuti. Non è una discussione tra singole forze, ma sul futuro del paese su come spendere i 209 miliardi del Recovery Fund e come affrontare la prima emergenza, la vaccinazione».

Nuove consultazioni

Si va verso un nuovo giro di incontri, a quanto si apprende da fonti qualificate, tra il presidente della Camera Roberto Fico e le forze di maggioranza. Le nuove consultazioni potrebbero tenersi nella giornata di domani mentre non è stato ancora sciolto il nodo del «format" dei tavoli: ovvero se Fico incontrerà singolarmente i gruppi, come è avvenuto ieri e oggi, o se le riunioni avranno una diversa composizione dei partecipanti. Alle ore 16 il presidente della Camera Roberto Fico ha fatto una dichiarazione lampo a Sala Regina: "Stiamo cercando una sintesi e una condivisione sui programmi, domani nuovo giro di consultazioni".

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