Se la politica ancora discute, gli investitori invece sembrano decisamente più sicuri: un governo targato Mario Draghi, l’ex governatore della Banca d’Italia ed ex presidente della Bce, sarebbe positivo per l’Italia in un momento cruciale. Da quando ieri sera il portavoce del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha annunciato l’incontro di oggi al Quirinale, l’idea che sia "Super Mario", l’uomo del "whatever it takes", a guidare il Paese fuori dalla crisi politica e a scrivere il piano per sfruttare gli oltre 200 miliardi del recovery fund, piace ai mercati. Piazza Affari, sin dalle prime battute della mattina, ha iniziato a correre, riportandosi, in giornata, vicina ai massimi post-Covid, per poi chiudere in rialzo del 2,09% a quota 22.527 punti. Lo spread tra Btp e Bund, in una sola giornata, è sceso di 8 punti base, portandosi a quota 105 (erano 101 l’8 gennaio, non si scende sotto quota 100 dall’inizio del 2015). L’effetto-Draghi - quello di un uomo conosciuto, e rispettato sui mercati - si è già insomma fatto sentire e se il tentativo di dare al paese un governo guidato da lui avrà successo potrebbe continuare a farlo. Secondo le previsioni degli analisti, infatti, un esecutivo di questo tipo sarebbe «una soluzione favorevole al mercato, che allieverebbe le preoccupazioni per gli asset italiani», come sottolinea Matteo Ramenghi, capo investimenti di Ubs Wm in Italia.
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