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Sicilia, una donna nel governo regionale. Pierobon con le valigie in mano

La manovra di Musumeci destinata a sacrificare l’assessore all’Energia

L'assessore Alberto Pierobon

Non è la solita indiscrezione veicolata ad arte per tastare gli umori e raccogliere reazioni destinate ad aggiustare il tiro e calibrare meglio la mossa. No, la manovra del governo Musumeci sarebbe già in fase avanzata: fuori il “tecnico”, l’assessore regionale Alberto Pierobon e in giunta regionale una donna messinese per compensare l’esclusione dell’unica “quota rosa”, dopo l’ultimo rimpasto che ha sacrificato l’ex assessore Bernadette Grasso. Che ci sia fuoco sotto la cenere lo dimostrano i fermenti che stanno animando il gruppo dell’Udc all’Ars, riunito proprio per dare una chiave di lettura alla manovra che sta maturando nel governo Musumeci. L’assessore Pierobon, spiazzato, si è ritrovato improvvisamente una poltrona che trema. Non si aspettava certo di essere impallinato proprio ora che le sue riforme sono a un passo dal traguardo, dal piano rifiuti alla transizione energetica. Ma la manovra, camuffata da una ritrovata sensibilità verso la presenza femminile nel governo siciliano, in realtà affonda le radici in una trama politica.

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2 Commenti

Rosario

14/02/2021 15:00

Transizione ecologica a favore del nord...ci vogliono fare fare la stessa cosa che hanno fatto negli anni 60 col petrolchimico...ci danno l'esclusiva per una impattante e per niente sostenibile, significa sacrificare per sempre il nostro territorio e le nostre eccellenze, per trasformarci in un orribile campo eolico e fotovoltaico... energia green che il nord potrà usare per diventare sempre più primo ...senza il minimo sacrificio ..per noi sarà ancora emigrazione e degrado economico civile.. spero nei Siciliani veri...RIBELLATEVI

Vittorio

15/02/2021 09:05

Che pessimista! Ora che finalmente c'è un governo nazionale con lega e Fi, così come in Sicilia ... Quale migliore coincidenza ci poteva essere per il sud intero e la rinascita e lo sviluppo della Sicilia? Per prima cosa il ponte a grande richiesta così i soldi arriveranno velocemente senza incappare in quel fastidioso collo di bottiglia dello Stretto e i disoccupati, caso mai ce ne saranno ancora, potranno attraversarlo velocemente in senso opposto. Poi, subito dopo senza perdere tempo, migliaia di attività fioriranno a lampo e faranno della nostra isola il motore trainante dell'economia, dell'arte, della cultura, persino della letteratura, della poesia senza dimenticare la lingua, e la scienza. In confronto ai figuccia e Micciche', Federico II di Svevia farà solo sorridere.

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