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Recovery, Draghi in Parlamento: "Il vero nodo sarà la governance del Piano"

E' in corso la replica del presidente del Consiglio Mario Draghi al dibattito sul Recovery plan. Alle 15 il premier si sposterà in Senato per tenere a Palazzo Madama le sue comunicazioni. Il voto dell'Assemblea sarà in serata. 

"Indubbiamente i tempi erano ristretti ma la scadenza del 30 aprile non è mediatica, è che se si arriva prima si avranno i fondi prima. La commissione andrà sui mercati a fare la provvista per il fondo a maggio, poi la finestra si chiuderà nell'estate: se si consegna il piano subito si avrà accesso alla prima provvista sennò si andrà più avanti", ha detto Draghi nella replica in Aula alla Camera. "Ribadisco - ha aggiunto - il profondo rispetto che il governo ed io abbiamo per il Parlamento: indubbiamente i tempi erano ristretti".

Il nodo della governance

"La vera sfida non appena il piano viene consegnato è di trovare un modo di attuazione dove le amministrazioni locali e il governo centrale, che sono chiamati a mole di interventi, trovino uno schema di governo del piano. Il vero governo non è cosa fa Palazzo Chigi, che comitati si formano, il punto nodale è questo. È chiaro per i ministeri il processo ma è molto più complesso il coordinamento tra governo e enti locali che sono gli attuatori del piano a cui sono destinati poco meno di 90 miliardi".

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza "permette investimenti che sarebbero stati impossibili e impensabili fino a pochi giorni fa. Tutto il piano è un investimento sul futuro e sulle nuove generazioni".

Welfare per i giovani

"Ai giovani dobbiamo garantire welfare, casa e occupazione sicura - ha sottolineato il premier - . Ho parlato del piano per i giovani, le case e gli incentivi fiscali per i mutui. Il piano garantisce in maniera equa e adeguata il diritto allo studio, quasi un miliardo per gli alloggi studenteschi, mezzo miliardo per borse di studio". "C'è l'introduzione di una previsione per condizionare i progetti finanziati non solo da Pnrr" e anche di React Eu "alla nuova occupazione giovanile e femminile, una condizionalità trasversale del piano".

Sud decisivo

Per il mezzogiorno "il piano esplicita che le risorse corrispondono al 40% a fronte del 34 per cento della popolazione, 82 mld sono una cifra più alta del Pil. Sono misure che si inseriscono in una visione complessiva per far ripartire e accelerare una crescita del sud ferma da ormai mezzo secolo".

«Quanto al debito, riteniamo che sia essenziale in questo momento concentrarci sulla crescita economica. Il governo vuole rilanciare gli investimenti e la produttività, per permetterci di raggiungere tassi di crescita molto più alti che nel recente passato. Se siamo in grado di rilanciare il potenziale di crescita della nostra economia, riusciremo anche a ridurre rapidamente il rapporto tra debito pubblico e Pil». Lo dice il premier Mario Draghi nella replica in Aula alla Camera.

L'alta velocità e la Palermo-Catania-Messina

«Passo ora al tema dell’alta velocità. Il Piano e il Fondo Complementare prevedono investimenti per oltre 15 miliardi. Un esempio: tutte le linee ad alta velocità non sono progetti vecchi, ma estremamente innovativi. La Roma Pescara è una novità assoluta. Il raddoppio del binario sulla linea esistente della Palermo-Catania-Messina
va incontro a un’esigenza avanzata dalla regione Sicilia». Lo dice il premier Mario Draghi nella replica in Aula alla Camera. «Per gli interventi ferroviari al Nord sono destinati 8,6 miliardi. Gli interventi consentono di potenziare i servizi di trasporto su ferro, e stabiliscono per le merci connessioni efficaci con il sistema dei porti esistenti. In particolare grazie ai lavori sul tratto Liguria-Alpi i tempi di percorrenza sono dimezzati sia sulla tratta Genova-Milano che sulla quella Genova-Torino. La capacità sarà aumentata da 10 a 24 treni l'ora», afferma.

Il superbonus

"Molti di voi hanno chiesto garanzie relativamente al superbonus. Ribadisco che per questa misura - ha spiegato Draghi - , tra Pnrr e Fondo complementare, sono previsti oltre 18 miliardi, le stesse risorse stanziate dal precedente governo". "Per il futuro, il Governo si impegna a inserire nel Disegno di Legge di bilancio per il 2022 una proroga dell'ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021. Già con un dl a maggio, interveniamo con delle importanti semplificazioni per agevolare la sua effettiva fruizione" perché le procedure sono complesse.

La banda larga

"Per quanto riguarda la banda larga" nel Pnrr ci sono "6,31 miliardi per le reti ultraveloci, la banda larga e il 5G. L'obiettivo del governo è portare entro il 2026 reti a banda ultralarga ovunque senza distinzioni territoriali ed economiche. A maggio avviamo la mappatura dei piani d'investimento previsti dai privati per identificare le aree del Paese che senza interventi del governo resterebbero sfavorite. Per queste aree è previsto un contributo statale per assicurarci che non si creino nuovi divari digitali da qui al 2026".

Il Made in Italy

Sul tema del Made in Italy "uno degli obiettivi principali della Missione 1 è favorire l'internazionalizzazione e la crescita dimensionale delle imprese, soprattutto nei settori più innovativi e strategici. In questo senso vanno gli interventi nell'ambito del Fondo per l'internazionalizzazione la cui dotazione è di circa 1,2 miliardi di euro, e quelli specifici sui settori ad alta tecnologia come l'aerospazio. In generale, gli investimenti su ricerca e sviluppo contribuiranno a un Made in Italy improntato sempre di più alla capacità innovativa".

La riforma del fisco

"La riforma del fisco fa parte di quell'insieme di riforme che, sebbene non ricomprese nel perimetro delle azioni previste dal Piano, devono accompagnarne l'attuazione. La riforma fiscale è tra le azioni chiave per dare risposta alle debolezze strutturali del Paese e in tal senso è parte integrante della ripresa che si intende innescare anche grazie alle risorse europee".  "Per riformare il sistema fiscale è auspicabile una ampia condivisione politica. Il Governo si è impegnato a presentare una legge delega entro il 31 luglio 2021. Il Parlamento sarà pienamente coinvolto e svolgerà un ruolo di primo piano". "È presto - afferma Draghi - per dare risposte su quale sarà la riforma del fisco. È essenziale che il lavoro del Parlamento giunga a compimento e che vengano fornite indicazioni politiche quanto più condivise e puntuali possibili".

Piano sulle politiche sportive

"L'Italia da anni reclamava un piano sulle politiche sportive. Con un miliardo di investimenti nel PNRR da oggi lo sport ha piena dignità nelle politiche pubbliche del nostro Paese, anche per lo stretto legame che c'è tra l'attività sportiva, il benessere e la coesione sociale. Intendiamo potenziare le infrastrutture per lo sport e favorire le attività sportive a cominciare dalle prime classi delle scuole primarie. Delle infrastrutture sportive scolastiche beneficerà inoltre l'intera comunità territoriale, al di fuori dell'orario scolastico attraverso convenzioni e accordi con le stesse scuole, gli enti locali e le associazioni sportive e dilettantistiche locali".

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