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Ruby ter, al via la perizia sulla salute di Berlusconi: ancora un rinvio dell'udienza

Qualora fosse necessario più tempo, magari per via di particolari esami a cui sottoporre l’ex capo del Governo, verrà concessa una proroga dal Tribunale

Silvio Berlusconi

E’ stato individuato in 45 giorni il termine del Tribunale di Milano per permettere ai periti medici di valutare se le condizioni di salute anche psichiche di Silvio Berlusconi siano «impeditive» alla sua partecipazione nel processo Ruby Ter, in cui è imputato per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza con altre 28 persone nell’ambito delle presunte «cene eleganti» organizzate ad Arcore. Avranno così tempo fino al prossimo 5 novembre, a meno che non siano necessari esami più approfonditi, i periti nominati dal Tribunale di Milano per stabilire se le condizioni di salute, anche psichiche, di Silvio Berlusconi gli consentano o meno di partecipare al processo Ruby ter in cui è imputato con altre 28 persone.

Oggi infatti il collegio della settima sezione penale, presieduta da Marco Tremolada, ha conferito l’incarico al professor Riccardo Zoia, direttore dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università degli Studi di Milano e che coordina il pool composto anche da Andrea Finzi, cardiologo, e Ilaria Rossetto, psichiatra.

I giudici hanno chiesto ai periti di accertare se lo stato fisico del leader di Forza Italia, 85 anni il prossimo 29 settembre e paziente long Covid con alle spalle un delicato intervento al cuore, sia tale da impedirgli di seguire il dibattimento in corso e «in caso positivo di specificare» se l'impedimento sia irreversibile e assoluto oppure quale può essere la sua durata.

L’esito del lavoro peritale - a cui parteciperanno i consulenti della Procura, i professori Renzo Rozzini (geriatria) Leo Nahom (psichiatria) e Claudio Tondo (cardiologia) e della difesa dell’ex premier (entro 48 ore verrà sciolta la riserva sui nomi) - che prenderà il via lunedì prossimo, sarà discusso in aula il prossimo 17 novembre.

Qualora fosse necessario più tempo, magari per via di particolari esami a cui sottoporre l’ex capo del Governo, verrà concessa una proroga dal Tribunale. A seconda del risultato il processo o andrà avanti per tutti gli imputati, Berlusconi compreso, o verrà stralciata la posizione dell’ex premier con uno stop del procedimento per lui.

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