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Voto in Germania, dagli exit poll si profila un testa a testa Scholz-Laschet

Si profila un testa a testa tra Olaf Scholz e Armin Laschet con Spd e Cdu-Csu appaiati al 25%. Sono questi i risultati dei primi exit pool diffusi dalle televisioni tedesche alla chiusura delle urne per le elezioni legislative che segneranno il dopo Merkel: dalle urne uscirà il nome del successore della cancelliera rimasta al potere per 16 anni, una sfida all’ultimo voto quindi fra il socialdemocratico Olaf Scholz e Armin Laschet della Cdu-Csu. Le operazioni di voto sono cominciate questa mattina alle 8 ora italiana e sono terminate alle 18. Secondo le proiezioni, l’Spd di Olaf Scholz e l’Unione di Armin Laschet sono appaiati al 25%. I Verdi sono al 15%, i liberali all’11% come l’ultradestra di Afd, e la Linke al 5%, in bilico per l’ingresso al Bundestag. E, subito dopo aver appreso i risutati dei primi exit pool  il segretario generale dell’Spd ha rivendicato la cancelleria per Olaf Scholz.

L'affluenza

Stando ai primi dati sarebbe in lieve calo l’affluenza alle urne in Germania, dove si sta votando per le federali che apriranno il post Merkel: alle 14 l'Ufficio elettorale ha registrato in 36,5% di elettori. Meno di quattro anni fa, quando l’affluenza a quell'ora fu del 41,1%. Quest’anno però le elezioni tedesche avranno una fortissima quota di voto per corrispondenza: il 40% ha votato per posta, stando alle aspettative degli esperti, mentre nel 2017 lo fece soltanto il 28,6%.

I commenti

«Sono contento del risultato e che le cittadine e i cittadini hanno deciso che l’Spd prendano quota ovunque». «Sarà una lunga serata, ma è comunque chiaro che i cittadini vogliano un cambiamento, e che il prossimo cancelliere si chiami Olaf Scholz». Lo ha detto il candidato dei socialdemocratici Olaf Scholz a Berlino, commentando i primi risultati delle elezioni in Germania. «Noi metteremo il massimo impegno per costruire un governo sotto la guida dell’Unione». Lo ha detto il candidato cancelliere di della Cdu-Csu Armin Laschet commentando i primi risultati elettorali. Hubertus Heil, ministro del Lavoro tedesco e vicepresidente dell’Spd, si è detto «dannatamente fiero» di Olaf Scholz, candidato alla cancelleria dei socialisti tedeschi, commentando i primi exit poll sulle elezioni legislative. «La notte è ancora giovane ma sta diventando chiaro che è un grande successo per l’Spd», ha detto Heil, sottolineando come il partito non si sia lasciato «abbattere» dai sondaggi negativi e abbia «combattuto» per riguadagnare forza. Scholz ha mostrato «che può essere cancelliere», ha aggiunto il numero due dell’Spd, «e credo che ciò abbia contribuito a questi risultati elettorali». Dichiarazioni simili per  il segretario generale della Cdu, Paul Ziemiak, dopo i primi exit poll. «Sarà una lunga notte" ha affermato. Per il segretario «le perdite sono amare rispetto alle scorse elezioni», il risultato «fa male».

L'analisi

La Germania non ama l’incertezza, e quella legata alle elezioni per il rinnovo del Parlamento federale è tale da creare molta apprensione nell’elettorato tedesco, quando manca pochissimo alla chiusura dei seggi, prevista alle 18. Tanto da far dire a Christiane Liermann, Segretaria generale del Centro italo-tedesco per il dialogo europeo, che per i tedeschi queste elezioni sono un pò «un salto nel buio». Lo ha detto in una intervista all’Agi mentre il voto che designerà chi prenderà il timone del Paese dopo 16 anni di governo di Angela Merkel è in pieno svolgimento. «Credo che il risultato sia aperto fino all’ultimissimo momento: c'è un consenso assoluto sulla difficoltà di prevedere il risultato anche a poche ore dai primi dati: siamo tutti in apprensione e senza certezze». Secondo Liermann, questo dipende da quella che chiama una «altissima volatilità delle scelte dell’elettorato negli ultimi mesi e settimane».

«Si è passati - ha ricordato Liermann all’Agi - da una situazione di netta maggioranza per il partito democristiano e per i socialdemocratici bavaresi (Cdu-Csu, ndr) ora guidati da Armin Laschet, all’ottimismo dei Verdi dopo la nomina della giovane leader Annalena Baerbock, fino ad arrivare abbastanza inaspettatamente a un’ondata di consensi per il vecchio partito socialdemocratico che con Olaf Scholz ha trovato una figura di continuità con lo stile politico di Merkel, pur essendo sostenuto anche dalla parte più giovane del partito».

Quanto alla prospettiva di una lunga e complicata trattativa per trovare una coalizione di governo dopo un voto dall’esito tanto incerto, Liermann sottolinea che «l'unica certezza è che nessuno, neanche i settori più conservatori dei partiti di centro-destra, sono disposti a fare alleanze con la Afd, che su base nazionale potrebbe risultare molto forte mentre su quello federale registra un calo dei consensi. A parte questo, e a parte che solo una coalizione rosso-rosso-verde includerebbe l’altro estremo, die Linke, tutto i partiti all’interno di questi due estremi sono disponibili a qualsiasi alleanza con tutti gli altri. Tutto dipenderà dalla scelta degli elettori: sceglieranno la continuità con la cancelliera Angela Merkel e la sua politica prudente o la discontinuità, puntando sul cambiamento? Lo sapremo nelle prossime ore».

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