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 Presunti finanziamenti illeciti e apologia del fascismo: si autosospende Fidanza, eurodeputato FdI

 Presunti finanziamenti illeciti, riciclaggio di denaro, ma anche frasi razziste e inneggianti al fascismo. E’ quanto emergerebbe da un’inchiesta realizzata da Fanpage e mandata in onda dalla trasmissione di La7 "Piazza Pulita". Una bufera che si abbatte sul capodelegazione di FdI a Bruxelles, Carlo Fidanza, che si autosospende ma rigetta ogni accusa. E la presidente del partito Giorgia Meloni, prima di commentare, chiede di poter visionare l’intero filmato.
«Non ho mai ricevuto finanziamenti irregolari», chiarisce subito Fidanza, secondo il quale il servizio andato in onda sarebbe stato "tagliato" in modo da «dare di me e della mia attività politica un’immagine totalmente distorta». Quindi assicura: «Non c'è e non c'è mai stato in me alcun atteggiamento estremista, razzista o antisemita». Fatta questa premessa, «nell’associarmi alla richiesta del mio partito di ottenere i filmati integrali che mi riguardano senza tagli o manomissioni, ritengo opportuno autosospendermi da ogni ruolo e attività di partito al fine di preservare Fratelli d’Italia da attacchi strumentali». Allo stesso tempo però, annuncia l’eurodeputato, «a tutela della mia reputazione mi riservo di adire la giustizia civile e penale».
M5s e Pd partono all’attacco, «un quadro allarmante», e chiedono le dimissioni del capodelegazione FdI.

Meloni, raggiunta dalla bufera che ha colpito il suo capodelegazione a Bruxelles mentre è in corso la conferenza stampa a Roma con Matteo Salvini e gli altri alleati del centrodestra per dare la volata finale al candidato Michetti e, in particolare, offrire alle telecamere e agli obiettivi l’immagine di una coalizione unita, dopo la mancata 'foto di famiglià ieri a Milano, non si sbilancia, mostra cautela e spiega: «Chiedo ufficialmente a Fanpage di darmi l’intero girato di questo lavoro di tre anni perchè chiaramente sono una persona molto rigida su diverse materie. Però non giudico e valuto un dirigenti che conosco da più di 20 anni - e sono rimasta colpita nel vederlo raccontare così - sulla base di un video curiosamente mandato in onda a due giorni dal voto».

La leader di FdI assicura: «Sono pronta a prendere tutte le decisioni necessarie quando ravviso delle responsabilità reali, ma per avere contezza di queste chiedo di avere l’intero girato di 100 ore. Poi farò sapere cosa ne penso». Più tardi Meloni affida a una nota la linea: «Fratelli d’Italia è da sempre molto rigido nel rispetto delle norme sui finanziamenti ai partiti e non accetta tra le proprie fila chi sostiene tesi razziste o discriminatorie».

«L'inchiesta di Fanpage mostra una realtà agghiacciante. Fratelli d’Italia non solo accoglie ma addirittura promuove personaggi loschi che inneggiano a Hitler, fanno battute sugli ebrei e rimpiangono la dittatura fascista», attacca la delegazione del Movimento 5 stelle al Parlamento europeo, chiedendo le dimissioni di Fidanza e invitando Meloni a «non minimizzare. Emerge «una realtà agghiacciante incompatibile con una forza che ambisce a governare. Uno scenario che esige una presa di distanza da parte di Meloni. A meno che le parole, i gesti e il metodo di Fidanza non rappresentino la linea del suo partito», scrive sui social la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi. Quanto mostra l’inchiesta «è sconvolgente», è la reazione di Europa Verde, che annuncia di aver inviato alla Procura di Milano un esposto per chiedere l’apertura di un’inchiesta.

Per il segretario del Pd «le documentazioni sono talmente evidenti che sono necessari chiarimenti, perchè mi sembra una cosa francamente orribile», spiega Enrico Letta, in merito all’inchiesta di Fanpage su Fratelli d’Italia, che coinvolge il capodelegazione a Bruxelles Carlo Fidanza. «Mi sembra molto evidente quello che è uscito, ha coinvolto un esponente di Fratelli d’Italia, stiamo parlando del cuore di un partito poltiico con una commistione, con un brodo di cultura neofascista orribile. La richiesta del girato e l’autosospensione non bastano», conclude riferendosi alla richiesta avanzata da Giorgia Meloni di poter visionare tutto il filmato senza tagli.

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