Il 52% ritiene che sia Mario Draghi sia il più adeguato a ricoprire il ruolo di presidente della Repubblica, un dato che sale al 58% tra gli elettori di centrodestra e al 71% tra gli elettori di centrosinistra. Seconda per gradimento la ministra Marta Cartabia, al 29%, terzo il commissario europeo Paolo Gentiloni al 28%, quarta il presidente del Senato Elisabetta Casellati al 26%. E’ quanto riporta un sondaggio del Radar Swg con rilevazioni effettuate tra il 5 e il 7 gennaio con metodo CATI-CAMI-CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni. Di questi il 59% auspica una figura super partes per il Quirinale, anche se parte degli elettori del centrodestra ambisce a un presidente del proprio schieramento politico. Quanto ai nomi, tra gli elettori che si dicono di centrodestra il più gradito è Draghi, con il 58%, seguito da Silvio Berlusconi con il 39% e Elisabetta Casellati con il 37%. Tra gli elettori di centrosinistra Draghi ha il 71% di gradimenti, Gentiloni il 55%, Cartabia il 51%. Sul totale degli elettori dopo Draghi, Cartabia, Gentiloni, Casellati, si collocano Paola Severino con il 20%, Berlusconi con il 18%, Dario Franceschini con il 18%, Pierferdinando Casini con il 17%, Letizia Moratti con il 17%, Giuliano Amato con il 15%. «Una quota ampia (40%) di cittadini esprime un forte coinvolgimento sulla questione, ma la maggioranza, soprattutto i più giovani, si mostra - riferisce Swg - piuttosto fredda. Si rileva anche una diffusa sfiducia nelle capacità, da parte dei politici, di eleggere una figura che sia all’altezza del ruolo: il 76% ha poca o nessuna fiducia, di cui l’85% collocati a destra. L’appartenenza politica dei cittadini naturalmente condiziona le opinioni su quali personalità potrebbero essere più adatte a ricoprire la carica più alta. Oltre a Draghi, ritenuto in modo trasversale la personalità più adeguata, la maggioranza degli elettori di centrosinistra attribuisce anche a Gentiloni e a Cartabia le medesime capacità. Gli elettori di centrodestra invece risultano meno convinti dai candidati della loro parte: la maggioranza confida soprattutto in Draghi, seguono Berlusconi e Casellati ma con meno del 40% di opinioni positive», conclude Swg.