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Quirinale: il candidato del M5S è Paolo Maddalena, vicepresidente emerito Corte Costituzionale

Paolo Maddalena

Sarà, a quanto si apprende, il vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, Paolo Maddalena, il candidato per il Quirinale che voteranno gli ex parlamentari del M5s, un gruppo che tra i fuoriusciti e gli espulsi per non aver votato il governo Draghi conta circa 40 tra deputati e senatori. Il nome è emerso dopo un sondaggio su una rosa di 13 candidati. 

Maddalena: grato per l'indicazione, è un tributo alla Costituzione

«È un grande onore che mi hanno reso ma non sono candidato: non posso fare il Presidente della Repubblica, ho una discreta età e la mia vocazione è quella di fare il professore e di condividere gli studi approfonditi che ho fatto sulla nostra Costituzione. Apprezzo il riconoscimento e ne sono grato. E interpreto la volontà dei parlamentari che mi hanno scelto nel desiderio di voler attuare la Costituzione: io penso che la vita dell’Italia potrebbe cambiare ed uscire dal disastro economico prodotto dalla finanza fittizia, dalle privatizzazioni, dalle svendite del patrimonio pubblico che sono tutte contro la nostra Costituzione». Lo dice il costituzionalista e vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, Paolo Maddalena, indicato da una quarantina di parlamentari come il candidato per il Quirinale. «Se vogliamo difenderci dalla rovina - dice Maddalena - dobbiamo salvare il nostro patrimonio comune che è il 'demanio costituzionalè, un concetto che gli studiosi del diritto non hanno ben approfondito». «Bisogna - spiega - difendere la proprietà pubblica del popolo italiano e dovremmo anche riprenderci tutti quei beni che sono stati tolti al patrimonio pubblico. Ma siamo al paradosso per cui tra i possibili candidati ci sono Berlusconi e Amato, i primi ad aver danneggiato l’Italia con le privatizzazioni e le concessioni radiotelevisive. Abbiamo - ripete - il dovere etico e giuridico di riconquistare il patrimonio pubblico italiano di far tornare lo Stato imprenditore».

Chi è Paolo Maddalena

Nato a Napoli il 27 marzo 1936 , entrato nel 1971 nella Magistratura della Corte dei conti, si è dedicato all’approfondimento della responsabilità amministrativa, arrivando a formulare la tesi secondo la quale oggetto della responsabilità amministrativa non è il danno erariale ma il “danno pubblico”, cioè il danno subito dalla Collettività, inserendo in questo tipo di danno collettivo il “danno ambientale”. Tale tesi ha ispirato il primo “progetto di legge” sul risarcimento del danno ambientale da lui redatto, presentato alla Camera dei Deputati il 15 febbraio 1951, e poi trasfuso nell’art. 18, della vigente legge n. 349 del 1986.

Nominato giudice della Corte costituzionale nel 2002, lascia l’incarico nel 2011, per fine mandato.  Ha pubblicato  “Il territorio bene comune degli Italiani” (2014) e “Gli inganni della finanza” (2016).

 

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