Il tema del doppio mandato? Non ci saranno deroghe. Il leader dei pentastellati Giuseppe Conte lo avrebbe già comunicato ai vertici del Movimento, secondo quanto confermano fonti parlamentari.
«Per noi la coerenza è fondamentale», aveva detto il presidente M5s stamattina a Rtl 102,5. E sui rapporti col Pd «Per il futuro non escludo un dialogo, non un’alleanza. Per queste elezioni assolutamente non se ne parla di avere rapporti col Pd. Che rapporto può avere il Movimento 5 stelle con una forza politica che sta chiudendo accordi da Calenda a Di Maio a Renzi a Brunetta a Carfagna? Questa è un’ammucchiata dove noi non ci potremmo mai ritrovare, perché sono personalità divisive e litigiose. La politica fatta così significa tutto e il contrario di tutto». Quindi l'affondo su Di Maio: «Essere coerenti con i propri valori costa un prezzo, che noi stiamo pagando e stiamo pagando anche questa scissione. Molti compagni di strada, tra cui Di Maio, hanno abiurato a principi e valori. Non lo dico io lo ha detto Di Maio. Abbiamo pagato questo prezzo per non fare compromessi sui principi fondamentali».
Renzi, chiedo voto di testa. Con Letta non ci sentiamo
«Quando si va in cabina elettorale e si trova (nella stessa coalizione) uno che dice di essere sovranista e uno che dice di essere europeista, dall’altro lato uno che è per la Russia e uno che è per l’Ucraina, uno che è per il nucleare e uno che è per il no ai termovalorizzatori, allora la gente impazzisce, vota a caso. Bisogna dare valore al voto. In tanti chiedono il voto di pancia io il voto di testa». Lo dice il leader di Italia viva, Matteo Renzi, in diretta a 24 Mattino, su Radio24. «Con Letta non ci sentiamo da tempo. Ha fatto sapere ai giornali che riteneva non utile un’alleanza con noi, poi mi pare di aver visto dichiarazioni diverse. Con Calenda ci siamo visti. Sia con Letta e con Calenda l’elemento chiave non è quello di una sistemazione personale per me il ragionamento è la politica. In un Paese in cui la situazione politica e economica è molto seria bisogna decidere cosa proporre ai cittadini cosa dobbiamo». «A sinistra ci sono due alternative: la prima è evocare il pericolo fascista, non è vero. io sono contro Meloni i e Salvini ma non possiamo combatterli così. L'altra strada è: se il Pd vuole fare un’alleanza seria sui contenuti parliamone. Ma se va avanti su posizioni diverse non possiamo strapparci le vesti».
Carfagna, mi candido con Calenda
«Oggi formalizzerò la mia candidatura con Azione di Carlo Calenda, che rappresenta a mio giudizio l'unica proposta politica capace di salvare il Paese da una nuova stagione di estremismi». Così in un’intervista a 'Il Corriere della Sera', la ministra per il Sud, Mara Carfagna, annuncia la sua scelta dopo aver abbandonato FI. La ministra sostiene che Azione «ha una proposta europeista, liberale, garantista, fedele al patto europeo e occidentale - evidenzia - capace di dire la verità agli elettori, di prendere impegni seri e poi di rispettarli fino in fondo». Parlando del fatto se sia meglio correre da soli o all’interno di alleanze precisa: «La corsa 'in purezza' sarebbe bellissima e anche più facile, ma so bene che le regole del sistema elettorale non la aiutano». Quindi aggiunge: «Non vedo rischi nella corsa solitaria, se non quello di un meccanismo elettorale che penalizza moltissimo chi non si associa ad altri. Non ho scelto Azione per partecipare a un fronte «contro», ma per dare una speranza a chi crede in questo Paese, nella sua possibilità di crescita, ed è stufo di irresponsabilità politica».
Oggi conferenza Calenda-Carfagna-Gelmini
Il segretario di Azione, Carlo Calenda, il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini e il ministro per il Sud, Mara Carfagna, terranno oggi alle ore 15,30 una conferenza stampa presso la stampa estera. Lo rende noto Azione.
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