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Elezioni, Calenda attacca Letta: "Ha fatto un patto con chi è comunista"

Carlo Calenda

Carlo Calenda ha rotto l'intesa con Enrico Letta e scatena l'ira dei dem. "Il Pd ha fatto prima un patto con noi e poi ha fatto un patto, con contenuti contrari, con chi ha votato 55 volte contro la fiducia a Draghi, con chi dice di no a tutto, al termovalorizzatore, con chi in fondo è comunista, perché poi, alla fine della fiera è questo.

E io ho detto a Letta, se firmi un patto e formalizzi questo la gente non ci capirà più niente, sembrerà un'accozzaglia di persone come erano Bertinotti, Turigliatto, Pecoraro Scanio", ha detto il leader di Azione al Tg5. "Letta sapeva perfettamente che avrei rotto, lo sapeva Più Europa.

Hanno pensato di tenerci dentro dicendo: sennò dovete raccogliere le firme. Raccolgo le firme, perché questa cosa qua è inguardabile".

Quelle di Emma Bonino "sono critiche totalmente in malafede - ha aggiunto Calenda -. Sapeva tutto e, non solo, ha sempre negoziato dalla parte del Pd. Il perché lo dovrà spiegare ai suoi elettori. Come fa una persona che si definisce atlantista" a stare "con chi vota contro la Nato e fa tutto contro l'Europa e contro l'agenda Draghi, lo dovrà spiegare Emma Bonino. Con grande affetto, ma Emma Bonino sapeva tutto e ha fatto una scelta, chiaramente una scelta che pagherà in termini di posti".

Terzo polo con Renzi? "Io in questo momento sto lavorando a una cosa sola  - ha spiegato Calenda intervistato al Tg5 -, a costruire un programma solido, sulla scia di quello che abbiamo presentato peraltro con Più Europa, che parla di rigassificatori, termovalorizzatori, no tasse, revisione del reddito di cittadinanza. Basta con la politica del bonus, questo Paese ha bisogno di parlare di come risolvere i problemi. Da noi gli elettori non avranno programmi irrealizzabili, ma solo cose nette delle cose da fare per l'Italia".

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