«Se prende un voto in più Giorgia Meloni, il premier lo fa Giorgia Meloni. Se prende un voto in più Matteo Salvini, lo fa Matteo Salvini. Più chiaro, bello e lineare di così non si può». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a margine di una visita alla sede di Telefono Donna Onlus nell’Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano. «Questa è la democrazia - ha aggiunto - dall’altra parte invece c'è il gratta e vinci tra Letta, Renzi, Calenda, Di Maio, Bonino, Speranza, Conte, Fratoianni e chi più ne ha più ne metta». Dichiarazione che fa chiarezza sulla premiership del centrodestra e che conferma ciò che aveva annunciato nelle scorse ore Giorgia Meloni. «Il programma è fatto, le candidature sono sostanzialmente definite, regione per regione. Mancano i nomi, e ci arriviamo a cavallo di Ferragosto. Mentre di là io non ho capito quanti sono i candidati, quali sono le alleanze. Nel centrodestra la situazione è assolutamente tranquilla». Mentre Silvio Berlusconi, sulla sua candidatura alle prossime elezioni politiche, è indeciso: «Sul mio futuro, vedremo. Oggi parliamo del futuro del Paese che amiamo». Il leader FI spiega anche che «mi hanno assalito quelli del mio partito e anche degli altri partiti dicendomi 'è importante che lei si candidi', è importante di qui, è importante di là e quindi ho detto va bene, lasciatemi pensare un poco e poi decidiamo». Forza Italia si presenterà alle politiche con il simbolo del 2018, con scritto Berlusconi presidente, cui è stato aggiunta sopra la scritta 'Partito popolare europeo'. Il contrassegno elettorale è stato svelato dal coordinatore nazionale Antonio Tajani nella sede romana del partito.
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