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Berlusconi: "Sentenze di assoluzione non siano appellabili". L'Anm: "Tema bocciato dalla Consulta"

Silvio Berlusconi

"Oggi cominciamo a parlare di giustizia. In Italia migliaia di persone ogni anno vengono arrestate e processate pur essendo innocenti. Il processo è già una pena, che colpisce l'imputato, ma anche la sua famiglia, i suoi amici, il suo lavoro. Per questo non deve trascinarsi all'infinito, in appelli e controappelli. Quando governeremo noi, le sentenze di assoluzione, di primo o di secondo grado, non saranno appellabili. Un cittadino - una volta riconosciuto innocente - ha diritto di non essere perseguitato per sempre" . Lo ha scritto su Fb Silvio Berlusconi nella sua pillola quotidiana.

"La questione era stata affrontata dal legislatore nel 2006 con la legge Pecorella e la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima quella legge". Così il presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia, dopo la proposta di Berlusconi sull'inappellabilità delle sentenze di assoluzione. "Ci sono principi costituzionali - sottolinea - che devono essere necessariamente rispettati. Il tema può essere discusso ma non rappresento nei termini che ho letto, ossia che migliaia di persone siano ingiustamente sotto processo. Questo non rende giustizia al difficile lavoro dei tribunali e del corti nell'accertamento della verità dei fatti".

Meloni: "Reddito di cittadinanza fallimento totale"

"Il reddito di cittadinanza è stato un fallimento totale, nonostante abbia avuto per lo Stato un costo esorbitante pari a circa 9 miliardi l’anno. Stendendo un velo pietoso sulle migliaia e migliaia di truffe che ha generato, ha fallito come strumento di lotta alla povertà che doveva essere abolita e invece ha raggiunto i massimi storici e ha fallito come misura di politica attiva del lavoro". Lo afferma la leader di Fdi, Giorgia Meloni, in un videomessaggio su facebook in cui dice: "Vogliamo sostituirlo con uno strumento a tutela dei soggetti effettivamente fragili: disabili, over 60 e famiglie con minori a carico privi di reddito. Un cittadino che può lavorare, deve essere aiutato a trovare un posto di lavoro, perché l’unico modo per sconfiggere veramente la povertà è il lavoro, non l’assistenzialismo dello Stato".

Intanto, Fratelli d'Italia, insieme agli altri alleati della coalizione, sta lavorando alle liste per le elezioni del 25 di settembre. Secondo alcune indiscrezioni riportate dal Corriere, sarebbero certi i nomi di Carlo NordioGiulio Terzi di sant'Agata e Giulio Tremonti.

Un posto in lista dovrebbe trovarlo anche il presidente uscente della Regione Siciliana Nello Musumeci. In casa Forza Italia non dovrebbe ricandidarsi Adriano Galliani, mentre sulla composizione delle liste il coordinatore nazionale Antonio Tajani ha sottolineato che ci saranno "sacrifici" anche tra le fila azzurre per la presentazione delle liste.

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