Potrebbe esserci un ulteriore rinvio di 24 ore per ufficializzare le candidature del centrodestra. Fino a ieri notte è stata una battaglia per chiudere tutte le caselle, ma siccome c’è tempo fino a domani per la presentazione delle liste non è escluso che si voglia approfittare di tutto il tempo possibile. L’unica certezza è che nessun nominativo è certo, o quasi. Da Roma arrivano indicazioni, alcune delle quali sembrano essere "blindate": nomi calati dai vertici nazionali che non possono essere messi in discussione. Ma il territorio non può accettare senza reagire, anche perché è necessario dare conto dei tanti esponenti, parlamentari uscenti compresi, che si sono spesi e che adesso sono pronti a rivendicare il loro posto.
In Forza Italia sembrano certi i nomi di Gianfranco Miccichè (per il quale però si ipotizza anche un posto di sotto Governo) e Stefania Prestigiacomo, che approderebbe così a palazzo Madama. Dove dovrebbe trovare il Governatore uscente Nello Musumeci per Fratelli d’Italia. In Forza Italia si agita la corrente dell’assessore Marco Falcone, che era candidato ad un posto in Parlamento ed invece rischia di restare fuori.
La coalizione sta chiedendo dei passi indietro assicurando che è necessario fare tutti dei sacrifici che saranno ricompensati. Un discorso che sembra valere soprattutto in Fratelli d’Italia, dove il senatore Ignazio La Russa assicura che le liste sono chiuse all’85 per cento. Sui social l’uscente Basilio Catanoso annuncia che «occorre serrare le fila e non dare nulla per scontato. Il fatto che non ci sia il mio nome nella lista dei candidati al Parlamento non deve preoccupare: avremo tutti modo, con ruoli e impegni diversi, di essere coprotagonisti del cambiamento della nostra Nazione».
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia