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La formazione del nuovo governo, ecco il possibile timing: dall'incarico alla Meloni, fino alla manovra

Con il centrodestra presentatosi unito per consultazioni al Quirinale, ora si attende solamente che il nuovo esecutivo giuri. In serata potrebbe arrivare l'incarico di formare il nuovo governo a Giorgia Meloni che andrà prima alla Camera (in base alla regola della 'culla' è questo primo ramo del Parlamento in cui deve ottenere la fiducia), poi al Senato e quindi a Palazzo Chigi per comunicare formalmente di aver ricevuto l'incarico da Mattarella.

Ecco il possibile "timing"

22 OTTOBRE. Potrebbero tenersi consultazioni del presidente del Consiglio incaricato con le forze politiche. Tuttavia, non è detto che accada. Non sono state, infatti, tenute per i governi politici usciti dalle urne nel 2001, nel 2006 e nel 2008. Ove si tengano, saranno a Montecitorio, quasi sicuramente nella Sala della Lupa. In serata Meloni potrebbe salire al Quirinale con la lista dei ministri per sciogliere la riserva.

23 OTTOBRE. È la data in cui si può immaginare il giuramento del nuovo governo al Quirinale. Con il giuramento dell'ultimo ministro il governo entrerà nella pienezza dei poteri. A Palazzo Chigi si svolgerà quindi il 'passaggio della Campanella' e si terrà il primo Consiglio dei ministri.

- 25 OTTOBRE. Il governo si presenta in Parlamento per la fiducia. Si comincia al mattino alla Camera, poi Meloni si sposterà al Senato per consegnare il testo delle dichiarazioni programmatiche appena svolte a Montecitorio. Non è ancora chiaro se la fiducia in entrambi i rami del Parlamento arriverà nella stessa giornata o si articolerà in due giorni, con il voto al Senato il 26 ottobre.

26 OTTOBRE. La commissione speciale costituita per l'esame del decreto legge Aiuti Ter alla Camera inizia l'esame del testo, che approderà in Aula il 7 novembre.

DAL 27 OTTOBRE. Delineati con il primo voto di fiducia in entrambe le Camere i perimetri della maggioranza parlamentare, si costituiscono le commissioni permanenti. Nella settimana che parte il 7 novembre i presidenti di Camera e Senato potrebbero convocarle perchè eleggano i rispettivi presidenti.

LA MANOVRA. È scontato che dopo l'emanazione del decreto Aiuti Ter il governo debba varare una Nota di Variazione del Def (Nadef). A quel punto dovrà essere presentata la legge di Bilancio, che va approvata definitivamente dal Parlamento entro il 31 dicembre. (ANSA).

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