Chi è Orazio Schillaci, nuovo ministro della Salute: rettore di Tor Vergata. Medico, esperto di medicina nucleare, che ha insegnato per anni, da novembre 2019 rettore dell’università di Tor Vergata succedendo al genetista Giuseppe Novelli. Orazio Schillaci è il nome «tecnico» scelto da Giorgia Meloni per la delicata casella di ministro della Salute, dopo i tre anni di Speranza segnati dall’epidemia Covid. Romano, 56 anni, Schillaci è docente ordinario di medicina nucleare ed è stato preside della facoltà di medicina e chirurgia sempre a Tor Vergata. Una vasta esperienza nel settore, applicata, come si legge nel suo curriculum accademico, in ambiti diversi e fondamentali: oncologia, cardiologia, gastroenterologia, neurologia, fusione di immagini con apparecchiature ibride. Autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche, con 6.300 citazioni, il nuovo ministro è presidente dell’Associazione italiana di medicina nucleare, e pur non avendo mai fatto politica attiva ha partecipato a diverse commissioni tecnico-scientifiche in Regione Lazio e al ministero, entrando nel 2020, per volere di Speranza, nel comitato scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità, dove quindi si è occupato direttamente dell’emergenza Covid, dopo essere stato esperto del Consiglio Superiore di Sanità per il triennio 2006-2009. A Tor Vergata si è presentato da candidato rettore puntando «sulla qualità e l’internazionalizzazione della ricerca, anche industriale». Ottenendo in tre anni risultati incoraggianti: secondo la classifica World University Ranking del Times, il secondo ateneo romano si è posizionato nell’ultimo anno tra le 350 università più prestigiose al mondo. In Italia ha conquistato la settima posizione su 51