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"Chiamami Giorgia!", contatto Zelensky-Meloni. Berlusconi? "Narrativa come Putin"

Il presidente ucraino: "Dall'Italia ci aspettiamo difese anti-aeree. Non parlo con Putin se ho la pistola puntata"

"Per ora posso solo parlare in modo positivo del vostro governo appena insediato, nessuna impressione negativa. Ho avuto una conversazione telefonica con la nuova premier che si è detta chiaramente favorevole alla nostra comune alleanza e mi ha assicurato il suo pieno sostegno per l’Ucraina contro l'aggressione russa". Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.

"Un’alleanza in genere nell’Unione europea - specifica il presidente -. E ora la nuova premier è pienamente coinvolta nella discussione a Bruxelles per inviarci un pacchetto di nuovi aiuti militari, mi sembra tutto positivo". " Volodymyr chiamami Giorgia!" Mi ha risposto dopo che io l'avevo chiamata per nome, è andata proprio così, subito. È stata diretta e personale - racconta in merito al suo colloquio con la neo premier italiana -. Credo che abbiamo costruito un’ottima relazione in continuità con il periodo iniziato da Draghi. Con Draghi il livello delle nostre relazioni bilaterali aveva fatto un salto in avanti e ora continueremo a migliorarlo: le ho detto questo e lei mi ha risposto che certamente era anche la sua volontà, che non intende distruggere nulla di ciò che è stato costruito. Con Giorgia abbiamo condiviso gli stessi concetti e non vedo come l’Italia possa diventare nel prossimo futuro il cavallo di Troia della Russia. L’ho invitata a Kiev e lei ha replicato che verrà. Certo ci sono rischi, ma non credo che al momento dipendano da noi, siamo aperti e onesti con l’Italia. Ringraziamo per gli aiuti ricevuti, tengo a dire che sono molto rilevanti. All’inizio erano rapporti complicati, poi i rappresentanti italiani sono venuti a Kiev, hanno verificato le conseguenze dell’aggressione militare e hanno capito".

"Berlusconi ha persino utilizzato le stesse espressioni e la narrativa di Putin. Non ho visto in quelle frasi le opinioni personali di Berlusconi, si è limitato a ripetere quelle di Putin e ciò mi spaventa meno - sottolinea Zelensky -. Lo vota solo l’8 per cento degli italiani e questa è la risposta confortante del vostro elettorato, ciò mi basta...".

Quanto a richieste specifiche all’Italia, il presidente ucraino sottolinea: "Ci servono difese antiaeree, per noi è vitale. Vogliamo che i nostri profughi tornino in Ucraina, dobbiamo ricostruire la nostra economia, che i bambini vadano a scuola, che la società riprenda a funzionare pienamente. E per questo ci servono armi contro gli attacchi dall’aria e per garantire la sicurezza dei civili. L’Italia produce sistemi di difesa antiaerea assieme a Francia, Germania e pochi altri: speriamo possano aiutarci".

E a chi afferma che sia l’Ucraina a dovere cercare la pace, Zelensky risponde così: "Sappiamo bene: è la nuova narrativa. Io ho sempre voluto parlare, ma non con la pistola puntata alla tempia. Sin dall’inizio non è stato un dialogo, ma una lunga serie di ultimatum imposti con la forza da Putin. I russi sostenevano che venivano a difendere chi parlava russo, ma in verità le violenze peggiori le hanno perpetuate a Kharkiv, Mariupol e nelle zone dove prevalevano la cultura e la lingua russe - aggiunge -. Se volete il dialogo non occupate una centrale nucleare, non uccidete civili, non sparate oltre 130 missili in un solo giorno. Non è nelle mie mani di fermare la guerra: ciò che posso fare è non perderla, combattere per difendermi, sono loro che hanno invaso la nostra terra per massacrarci e lo hanno iniziato sin dal 2014 occupando la Crimea. Si combatte in Ucraina, non sul territorio russo. Se si ritireranno, allora sarà possibile iniziare a trattare e cominciare a convivere da Paesi vicini".

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