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Verso il Consiglio Ue, Senato approva risoluzione maggioranza. Ecco le richieste

L’aula del Senato ha approvato la risoluzione proposta dalle forze di maggioranza, dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del prossimo Consiglio europeo. Il voto è avvenuto con il sistema elettronico ma senza registrazione. Tra gli impegni al governo chiesti nella risoluzione delle forze di maggioranza presentata al Senato, si chiede di «proseguire nell’azione di sostegno all’Ucraina favorendo nel contempo ogni iniziativa finalizzata a una risoluzione del conflitto nel rispetto del diritto internazionale, lavorando con la comunità internazionale nel quadro delle Nazioni Unite; a continuare a far fronte alle immediate esigenze per la resilienza dell’Ucraina, assieme agli altri Stati membri dell’Unione europea e a pianificare specifiche iniziative per la ripresa e la ricostruzione del Paese, anche nella prospettiva dell’avvio del percorso di adesione all’Unione».

Altro punto riguarda la tutela della concorrenza per assicurare «parità di condizioni» e «il rispetto delle specificità dei tessuti economici e sociali dei singoli Stati membri». Poi l’impegno «ad assumere iniziative per realizzare pienamente la sicurezza e l’indipendenza energetica dell’Italia nel breve e lungo periodo, portando avanti l’obiettivo di trasformare il Paese in hub energetico al servizio dell’Europa; a lavorare insieme agli Stati Membri per una riforma del mercato interno dell’energia elettrica - si legge nel testo - che sia equilibrata e capace di promuovere la competitività e la sostenibilità, garantendo prezzi dell’energia più bassi per imprese e famiglie e favorendo gli investimenti nei settori delle energie rinnovabili; dell’innovazione; dell’efficienza e delle infrastrutture».

Infine sui temi dell’immigrazione, si chiede al governo di "ribadire, anche alla luce della tragedia di Cutro, e al recente scambio di lettere fra il presidente del Consiglio e i presidenti del Consiglio europeo e della Commissione europea, la necessità che l’Unione europea intraprenda una forte azione in materia migratoria, dando rapido seguito alle conclusioni del vertice del 9 febbraio, con particolare riguardo alla cooperazione con i Paesi di origine e di transito al fine di prevenire le partenze irregolari, aumentare e garantire rimpatri efficaci e assicurare una lotta senza tregua alle organizzazioni criminali dei trafficanti; a regolamentare i flussi di immigrazione legale verso l’Europa tenendo conto delle quote che ciascuno Stato membro liberamente decide secondo necessità preordinate e definite; a riaffermare la piena disponibilità del Governo a favorire un accordo sul nuovo quadro delle regole comuni europee in materia di immigrazione ed asilo, che porti al superamento del 'principio di Dublinò e a un nuovo sistema basato su un adeguato bilanciamento fra i principi di solidarietà e responsabilità».

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