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Ponte, Musumeci a Messina: "Ascoltiamo i tecnici, ma andiamo avanti"

Il dibattito sul Ponte sullo Stretto, dopo la giornata di ieri a Reggio Calabria, oggi prosegue a Messina. A partire dalle 9, nell’aula magna del Rettorato dell'Università degli Studi, a margine della discussione tra i geologi (categoria che ha ribadito la "necessità di rivedere il progetto sotto più aspetti, in primis pericolosità sismica, simulando gli eventi più estremi"), si sono avvicendati gli interventi del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, del senatore Nino Germanà e del Sindaco Federico Basile.

Per Nello Musumeci quella dei geologi è "una comunità scientifica qualificata alla quale dobbiamo guardare con tutto rispetto", ma è d'altra parte "necessario tenere lontani la politica dalla tecnica e viceversa. La politica ha il compito di fissare gli obiettivi. La scienza ha il compito di consentirne il raggiungimento. Lo deve fare scrollandosi di fondo questa tara genetica che si chiama rassegnazione. Questa sorta di fatalismo che ci ha sempre caratterizzato".
"Abbiamo il dovere di comprendere che il Ponte sullo Stretto è una infrastruttura che deve essere realizzata, non diteci che non si può realizzare - prosegue il ministro - perché altrimenti abbiamo perso la partita prima di iniziare a giocare. Bisogna lavorare in sinergia, ciascuno con le proprie competenze. Oggi si presentano mille occasioni, mille temi per giustificare questa opera. Il futuro della Sicilia e della Calabria non si gioca guardando a Berlino, Parigi, Londra. Il mezzogiorno cambia perché c'è un mare che unisce".

"Per quanto riguarda il Ponte, io mi occupo delle condizioni politiche ed economiche come ogni uomo del governo, delle condizioni tecniche se ne dovranno occupare i tecnici. La politica fissa gli obiettivi e ritengo che questa struttura così complessa possa consentire alla Sicilia e al Mezzogiorno d’Italia di diventare la naturale base logistica nel Mediterraneo", ha inoltre sostenuto Musumeci alla seconda giornata del convegno nazionale 'Aspetti geologici e sismici nell’area dello Stretto'. "Qualcuno vorrebbe che si tornasse alle palafitte - aggiunge - noi molto responsabilmente diciamo che serve dare quella infrastrutturazione, che è stata sempre promessa e mai concessa. È chiaro che il Ponte da solo non basta servono strutture viarie e ferroviarie che tanto in Calabria quanto in Sicilia possano esaltare la funzionalità del Ponte. Voglio ricordare che questo non è il Ponte di Messina o dello Stretto, è l’infrastruttura che collega la Sicilia all’Europa». Dunque, "basta rassegnazione. Aggiorniamo il progetto e andiamo avanti".

E se per il senatore Nino Germanà "il 25 settembre abbiamo preso un impegno con gli elettori che ci hanno votato. Abbiamo il dovere di rispettarlo, realizzando il Ponte", per il Sindaco Basile si tratta di una "opera storica. Preziose queste due giornate di approfondimento organizzate dai geologici tra le due sponde dello Stretto. Il Ponte non è un'opera fine a se stessa ma legata a tanti aspetti strutturali, scientifici e di approfondimento. La categoria dei geologi, lavorando sottotraccia, ha un ruolo di estrema importanza".

 

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