Venerdì 29 Novembre 2024

A Milano il corteo del Pride. Schlein: "Con questo governo c'è il pericolo di regredire sui diritti"

È partito tra gli applausi il corteo del Pride a Milano. "Libertà, libertà" hanno urlato i presenti. In testa alcuni sindaci e consiglieri comunali della città metropolitana di Milano con lo striscione: "RiconosciMi, parità e diritti".In testa al corteo c'è il trenino che ospita le famiglie omogenitoriali che dall'evento milanese rilanciano la loro battaglia per il riconoscimento dei figli, dopo la sentenza  del tribunale di Milano. In tutto ci sono circa un trentina di carri, di aziende che sostengono il Pride ma anche di partiti politici come il Pd, il Movimento 5 stelle, +Europa, Sinistra italiana, c'è poi la Cgil. Dal corteo del Pride "rilanciamo la nostra battaglia perché la stepchild adoption è stata dichiarata uno strumento insufficiente dalle supreme corti internazionali e ribadiamo che non ci fermeremo fino a che i nostri figli saranno riconosciuti alla nascita come tutti gli altri bambini italiani". Lo ha spiegato Elena Mantovani una delle fondatrici dell'associazione Famiglie arcobaleno a margine del Pride di Milano. "Sicuramente è un anno che ha riportato sulla cronaca l'emergenza Lgbt+ e i diritti delle minoranze. Quest'anno più di sempre ci ricordiamo che il Pride è un atto politico, una manifestazione di orgoglio e visibilità per la nostra comunità. Oggi più che mai è importante esserci, non staremo nell'ombra". Così Alice Redaelli presidente Cig Arcigay Milano, al Pride Milano. "Siamo qui perché condividiamo la piattaforma del Pride in una fase di oscurantismo molto forte che peggiora le condizioni di lavoro delle persone che hanno un orientamento sessuale diverso e che sono oggetto di discriminazioni sui posti di lavoro". Lo ha detto Luca Stanzione, segretario Cgil Milano, al Pride Milano. "La Cgil è per il rispetto delle scelte individuali e collettive. Il governo - ha aggiunto - alza steccati e crea divisioni ulteriori di cui non abbiamo bisogno". Secondo Stanzione "su tutti i temi è necessario aprire una riflessione nel Paese provando a tenerlo unito, il Paese, senza caccia alle streghe. Avendo a cuore la vita e i diritti delle persone".

Schlein: "Con questo governo c'è il pericolo di regredire sui diritti"

Questo Pride di Milano «chiama ancora più l’orgoglio nel continuare a lottare per il pieno riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt. Siamo in pericolo di regressione sui diritti, non solo in Italia con questo governo, ma anche in Europa». Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein arrivano al Pride di Milano. «Vedere piazze così partecipate dall’onda Pride è un motivo di speranza, di orgoglio, di continuare ad andare avanti - ha continuato -. Il Pd sarà in tutti i luoghi dove si difendono i diritti e si chiede una legge contro l’odio». "Andare a modificare atti di nascita di bambini che hanno 6 o 7 anni è qualcosa di persecutorio. Rispetto alle decisioni dei tribunali l'unica cosa da fare è ricorrere e sollevare la questione davanti alla Corte costituzionale". Così il segretario di +Europa Riccardo Magi al Pride Milano. "Si vuole affermare un modello di famiglia ma una democrazia deve rispettare la diversità - ha aggiunto - la destra avanza sempre di più nell'attacco" e l'idea di rendere reato universale la maternità universale "è gravissima sotto diversi profili" perché "si pone in contrasto con la Carta dei diritti europea. Sarà un'altra legge che finirà davanti alla Corte costituzionale e nel frattempo accade che ad alcuni bambini viene detto che sono figli di un reato universale. Non so se ci rendiamo conto del livello di discriminazione e pesantezza che il governo adotta nei loro confronti". Su questo "siamo l'unica forza di politica che ha una posizione chiara sulla regolamentazione in forma solidale della gestazione per altri proprio per evitare abusi" ha concluso Magi. Pride anche a Palermo È tutto pronto per la giornata conclusiva del Palermo Pride 2023 con il corteo dell'orgoglio Lgbtqia+ che tornerà a sfilare per le strade della città. "Il vicesindaco Carolina Varchi ha espresso legittimamente il suo pensiero e quello del suo partito Fratelli d'Italia, ma nella qualità di sindaco devo interpretare non solo il sentimento di una coalizione ma quello dell'intera città. Io sono il garante dei diritti civili, delle libertà e della dignità delle persone. Ecco perché l'amministrazione ha dato il patrocinio al Pride Palermo". Lo ha detto stamane il sindaco Roberto Lagalla

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