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Messina, movida "rovente" in Consiglio comunale: è scontro sull'ordinanza del sindaco Basile

Pomeriggio “caldo” a Palazzo Zanca, non solo per le alte temperature del giorno. Nel corso di una seduta straordinaria della terza commissione consiliare, infatti, si è discusso di movida e, in particolare, dell'ordinanza del sindaco Basile del 30 giugno scorso

Pomeriggio “caldo” a Palazzo Zanca, non solo per le alte temperature del giorno. Nel corso di una seduta straordinaria della terza commissione consiliare, infatti, si è discusso di movida e, in particolare, dell'ordinanza del sindaco Basile del 30 giugno scorso, che ha rivisto (al ribasso) gli orari fissati col precedente provvedimento del 31 maggio. E di una serie di impegni – come hanno lamentato Confesercenti, Fiba e alcuni rappresentanti dei gestori dei locali della riviera nord – non rispettati dall'Amministrazione, assente al confronto di oggi pomeriggio.

Al di là del tema degli orari (ridotti sostanzialmente di mezz'ora e con l'esclusione totale del lunedì), il nodo principale sollevato è l'assenza di un regolamento, che fissi paletti precisi e definitivi, evitando così di affrontare ogni anno la questione con singole ordinanze contingenti.

Tra le richieste principali, una deroga per il mese di agosto, un passo indietro quantomeno all'ordinanza del 31 maggio, l'introduzione di almeno un pomeriggio in cui poter effettuare intrattenimento musicale e, infine, l'avvio dell'iter per un regolamento che preveda, tra l'altro, una nuova zonizzazione acustica, in virtù dei cambiamenti avvenuti in città negli ultimi vent'anni. Ecco perché la seduta è stata aggiornata ad un nuovo appuntamento, al quale dovrebbe partecipare anche l'amministrazione.

Non mancano le polemiche politiche. I consiglieri di Fratelli d’Italia Dario Carbone, di Ora Sicilia Dario Zante, del Gruppo misto Emilia Rotondo, Giulia Restuccia e Mirko Cantello e di Prima l’Italia Giuseppe Villari (di fatto tutta l'opposizione oggi presente in aula) contestano l’assenza dell’Amministrazione. «Soltanto qualche giorno fa l’assessore Finocchiaro in Commissione Consiliare ha dichiarato che nessuna lamentela era mai pervenuta da parte dei titolari di licenza di pubblico spettacolo in ordine alla modifica dell’ordinanza anti-Movida e lo abbiamo immediatamente smentito. I fatti ci danno ampiamente ragione essendo stati presenti oggi pomeriggio tutti i suddetti soggetti ed anche molti altri imprenditori del settore i quali hanno rappresentato il loro disagio non nascondendo una certa amarezza alla luce dell’assenza dell’Amministrazione Comunale che auspichiamo voglia confrontarsi con loro il prima possibile» hanno dichiarato i consiglieri.

«Non possiamo che contestare il modus operandi dell’Amministrazione che nonostante i proclami dei mesi scorsi non ha mai inteso regolamentare in materia organica la tematica dell’intrattenimento nel periodo estivo preferendo agire mediante tre Ordinanze Sindacali che hanno cambiato ripetutamente le regole del gioco. Alcuni di noi sono tra i Consiglieri più giovani in aula e riteniamo opportuno manifestare le esigenze di tanti giovani che vorrebbero semplicemente rimanere a Messina a divertirsi come avviene in tutte le città turistiche» continuano i consiglieri.

«È emersa una esigenza primaria, quella del confronto. Chi investe a Messina merita di essere coinvolto nei processi decisionali e non di dover apprendere dai giornali delle modifiche apodittiche che riguardano il sudore della loro fronte. È fondamentale – concludono i consiglieri di opposizione - per prima cosa revocare l’ordinanza sindacale del 30 giugno tornando ad i vecchi orari concertati con imprenditori ed associazioni di categoria e in secondo luogo predisporre immediatamente delle deroghe quanto meno per questi ultimi scampoli d’estate e ci attiveremo in tal senso».

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