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Piero Fassino mostra la busta paga in aula: "4700 euro non è uno stipendio d'oro"

L’ex segretario dei Ds, attualmente deputato del Pd, si difende in aula dall’accusa di stipendi troppo alti ai parlamentari

Piero Fassino

«A fronte di reazioni seguite al mio intervento di oggi alla Camera, ad ulteriore chiarificazione ribadisco che, detratte dall’indennità lorda i prelievi fiscali nazionali e locali e la quota previdenziale, l’indennità netta mensile che ogni deputato percepisce è di 4.718 euro. E’ certamente una buona indennità, ma non corrispondente alle cifre astronomiche spesso diffuse».

Così, in una nota, Piero Fassino, deputato del Partito Democratico. «Ad ogni deputato - dice Fassino - è poi corrisposto un Fondo per l’attività parlamentare di 3.610 euro che, per quel che mi riguarda, utilizzo interamente per i compensi ai miei due collaboratori parlamentari. Ogni deputato infine riceve una diaria mensile di 3.500 euro che, per quel che mi riguarda, devolvo al Pd nazionale e veneto in misura di 2.500 euro per il sostegno alle attività politiche, utilizzando i restanti 1.000 euro a copertura delle spese per l’attività parlamentare (abbonamenti, trasferte e iniziative). Come si può desumere da questo puntuale e verificabile rendiconto - conclude Fassino - le risorse che riceve un deputato non rappresentano una indebita forma di arricchimento, ma sostegno all’attività politica e parlamentare»

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