Giovedì 28 Novembre 2024

Forza Italia infuriata con Report (Rai3): un attacco a urne aperte

SigfridoRanucci

«È inaudito il comportamento di Report che cerca di condizionare e orientare il voto mentre sono aperte le urne a Monza, a Foggia, in Trentino e in Alto Adige, con servizi denigratori nei confronti di Forza Italia basati su notizie abnormi e su ricostruzioni infondate». Lo dichiara il senatore Roberto Rosso Capogruppo di Forza Italia in Commissione parlamentare di Vigilanza Rai. «Mercoledì alla riunione dell’Ufficio di Presidenza della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, nella mia qualità di Capogruppo di Forza Italia in Commissione, chiederò l’audizione dei responsabili della trasmissione e di tutti i dirigenti della Rai che hanno a che fare con gli approfondimenti e con questo delicato settore del servizio pubblico radiotelevisivo. Report viene utilizzato dai suoi autori come una sorta di clava nei confronti di quelli che considerano avversari politici. Una condotta ben nota. È ancora più grave che tutto questo avvenga mentre un cospicuo numero di cittadini sono chiamati al voto dal nord al sud dell’Italia. Una condotta gravissima che non tolleriamo e della quale chiediamo che si occupi l’Ufficio di Presidenza della vigilanza di mercoledì per chiedere immediate audizioni su questa vicenda».  

Le reazioni

«La levata di scudi di alcuni esponenti di Forza Italia per la puntata di stasera di Report appare del tutto fuori luogo e soprattutto priva di alcun fondamento. Le suppletive a Monza - che secondo quanto si apprende sarebbero state usate come scusa per bloccare la puntata di stasera - non possono essere accampate come scusa per l’applicazione della legge sulla par condicio, dato il numero esiguo degli aventi diritto rispetto al totale nazionale, e loro lo sanno benissimo. Bene fa l’azienda a garantire la messa in onda della trasmissione di Sigfrido Ranucci senza dare alcun seguito alle proteste di Forza Italia». Lo dichiarano gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione di vigilanza Rai. «Non si scorge davvero quale sia la ragione alla base delle loro rimostranze, se non quella di un malcelata intimidazione verso una trasmissione che ha approfondito aspetti legati alla vicenda dell’eredità di Silvio Berlusconi su cui evidentemente alcuni non hanno piacere che se ne parli», aggiungono i Cinque Stelle.

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