Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha autorizzato la presentazione alle Camere del ddl bilancio. Lo si è appreso dal Quirinale. E’ di 109 articoli la manovra bollinata dalla Ragioneria di Stato. Nel testo del provvedimento è confermato l’innalzamento della cedolare secca per gli affitti brevi, che è stata oggetto dell’intesa nella maggioranza. La cedolare sale dal 21% al 26% nel caso di destinazione alla locazione breve «di più di un appartamento per ciascun periodo d’imposta». Niente Iva al 22% per i pannolini per i bambini: il prossimo anno l’aliquota salirà dall’attuale 5% ma si fermerà al 10%. Lo prevede una misura della manovra, nella versione bollinata dalla Ragioneria, che reinserisce i pannolini tra i prodotti con l’Iva agevolata. Nelle prime stesure della legge di bilancio questi prodotti erano stati cancellati, insieme al latte in polvere e agli assorbenti femminili, dall’elenco di quelli con Iva al 5%: ma mentre il latte in polvere e gli assorbenti erano stati inseriti nell’elenco dei prodotti al 10%, i pannolini erano rimasti fuori e dal prossimo anno sarebbero tornati con l’Iva al 22%.
Spending review
Supera gli 821 milioni di euro per il 2024 la riduzione delle dotazioni finanziarie delle spese per i ministeri. Lo stimano le tabelle del testo bollinato della legge di bilancio. L’importo della spending review andrà a salire fino a toccare circa 900 milioni nel 2026. Da 1 miliardo a poco più di due miliardi e mezzo in tre anni: a tanto ammontano i tagli ai ministeri indicati negli allegati alla manovra bollinata dalla Ragioneria. Il contributo maggiore alla spending review arriverà dal Mef, che da solo si accollerà oltre un miliardo di riduzione del budget. Segue la Difesa con 200 milioni, il Mimit che dovrà sforbiciarne 197, gli Esteri 167, il Lavoro 150. Università e ricerca 129 milioni, le Infrastrutture 126, l’Interno 121, l'Istruzione 100 milioni. La Cultura dovrà tagliare 71 milioni, la Giustizia 55, la Salute 54, l’Agricoltura quasi 33, l'Ambiente 27 e il Turismo solo 11.
Dai fondi per i Giochi di Taranto alla metro di Milano
Dai fondi per i Giochi del Mediterraneo di Taranto alla metro di Milano: nella manovra sono previsti anche una serie di micro-finanziamenti che nel 2024 valgono complessivamente 210 milioni. In una delle tabelle della legge di bilancio sono infatti previsti: 265mila euro per il 2024 per l’impianto funiviario di Savona; 30 milioni nel 2024 e altri 50 per i successivi tre anni per la realizzazione di un campus dell’Università di Milano; 120 milioni in 6 anni per il completamento di un progetto su strutture sanitarie "per la ricerca traslazionale"; 145 milioni in tre anni per la "rete del sistema dell’emergenza" del sistema sanitario regionale del Lazio; 125 milioni in tre anni per i Giochi di Taranto e infine 20 milioni per il 2024 e 2025, 40 per ogni anno fino al 2029 e 40 annui dal 2030 al 2038 per la realizzazione delle linee metropolitane M4-M5 di Milano.