Staffetta dentro Forza Italia tra Licia Ronzulli e Maurizio Gasparri: la senatrice si è dimessa dal ruolo di capogruppo azzurro al Senato e Gasparri ne ha preso il testimone, essendo eletto al suo posto. La decisione è stata approvata per acclamazione dall’assemblea dei senatori forzisti che si è tenuta a Palazzo Madama. Presente anche il segretario del partito, Antonio Tajani, che ha designato Ronzulli come candidata alla vicepresidenza del Senato, ruolo finora ricoperto da Gasparri. L’ipotesi di un avvicendamento ai vertici di Forza Italia al Senato circolava da giorni ed è stata descritta da alcune fonti azzurre come un cambio per rafforzare il ruolo del capogruppo, in vista del congresso del partito previsto a febbraio. Lì è in gioco la conferma della leadership di Tajani. La riunione di stasera è stata convocata da Ronzulli. Ai senatori ha comunicato le sue dimissioni. Gasparri è stato quindi eletto presidente del gruppo e contestualmente ha annunciato le sue dimissioni da vicepresidente di Palazzo Madama all’ufficio di presidenza.
Dunque, niente fulmine a ciel sereno ma addirittura una scelta maturata in estate, dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi. Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, è questo anche il senso delle comunicazioni che la senatrice avrebbe fatto ai parlamentari azzurri nella riunione di stasera. Ad agosto Ronzulli - sempre secondo quanto riferito - avrebbe informato della sua decisione il segretario del partito Antonio Tajani, sottolineando che è stato per lei un anno molto complicato, segnato dalla morte di Berlusconi e di aver quindi considerato esaurito il suo mandato. A quel punto Tajani - che Ronzulli avrebbe ringraziato, nel corso della riunione, per la comprensione - si sarebbe attivato per cercare una soluzione fino a proporre il passaggio del testimone a Gasparri. Con il conseguente e necessario passo indietro del senatore dal ruolo di vicepresidente del Senato fino ad ora ricoperto. Ruolo per cui Tajani ha poi indicato il nome di Ronzulli. Sia la decisione che la proposta sono state approvate all’unanimità per acclamazione.Ora spetterà all’aula del Senato la ratifica dell’elezione del nuovo vicepresidente.
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