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Il premier albanese Rama ad Atreju: "Intesa sui migranti non è anticostituzionale". La Meloni applaude

Standing ovation per Giorgia Meloni ad Atreju, la kermesse del suo partito. La presidente del Consiglio e leader di FdI ha preso posto in prima fila nella sala che ospita l’intervento del primo ministro albanese Edi Rama. La deputata di FdI Augusta Montaruli, durante la sua introduzione, si è accorta che la premier si era seduta in platea fra i volontari della manifestazione e l’ha presentata al pubblico, che si è alzato in piedi applaudendo mentre Meloni saliva brevemente sul palco per salutare. Al fianco di Meloni si è poi seduto il presidente del Senato Ignazio La Russa.

Il premier albanese Rama tra i protagonisti: "Rumore sproporzionato sull'accordo tra Albania e Italia sui migranti"

«Mi sembra che si è fatto un rumore sproporzionato sulla storia» dell’accordo tra Albania e Italia sui migranti che «secondo me è un accordo naturalissimo tra due Paesi con nomi diversi, ma che io vedo come due parti dello steso popolo». Lo ha detto il primo ministro albanese Edi Rama intervenendo ad Atreju, la kermesse di Fratelli d’Italia. «Per noi l’Italia è sempre stata parte di noi», l’appoggio dimostrato da Roma dopo l’isolamento comunista «è abbastanza per capire che nessuno si deve meravigliare o sorprendere quando facciamo accordi di comune intendimento delle cose e di comune beneficio» ha aggiunto il primo ministro albanese. «Per noi è sempre un onore dare una mano quando l’Italia ce lo chiede e sarà sempre un privilegio raccontarsi come amico speciale dell’Italia» ha concluso Rama.

"Intesa sui migranti non è anticostituzionale"

«La Corte costituzionale albanese - ha proseguito Rama - ha fatto il suo dovere, perché per la Costituzione è automatico sospendere un accordo per prenderlo in considerazione prima della ratifica del Parlamento. E’ la prova che io non controllo le corti in Albania». «Io sono fiducioso perché l’accordo non ha nulla di incostituzionale. Entro marzo è il limite del tempo ma credo che la decisione sarà presa molto prima perché è un accordo molto importante e bisogna che entrambi i governi sappiamo se possono andare avanti o no».

"Sui migranti abbiamo detto no ad altri Paesi Ue"

In merito a un accordo coi migranti "non accetterei altre richieste da Paesi europei, le abbiamo avute da altri Paesi Ue ma abbiamo detto di no». Così ancora il premier Rama che lo ha detto senza rivelare i nomi degli Stati ma evidenziando che sono «Paesi cugini, e non Paesi fratelli come l’Italia. C'è una differenza: se noi facciamo un accordo con un Paese come l’Italia lo facciamo come sforzo comune, non come se fossimo un Paese fuori al quale trasferire il problema. Quello che l’Italia fa non è trasferire il problema, ma cercare di allargare lo spazio per gestire questo percorso mentre tratterà il problema da sé».

Rama: "La Meloni vuole passare da un sovranismo nazionale ad un sovranismo europeo"

Mi sembra che Giorgia (Meloni) stia facendo qualcosa di importante, passare dal sovranismo nazionale alla ricerca di un sovranismo europeo, nel senso che l’Europa deve svegliarsi e capire come muoversi per le prossime generazioni».. Così ancora Rama sottolineando che la premier «è andata contro tutti i pronostici dell’apocalisse fascista» e ha "cercato di convincere l’Europa che bisogna lavorare insieme».

La Meloni applaude alle parole di Rama

Applausi a ripetizione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Edi Rama, il primo ministro albanese ospite della kermesse di FdI Atreju per parlare dell’accordo sui migranti fra Roma e Tirana. «I francesi i migranti non li vorrebbero, gli albanesi li accettano e sono gli albanesi il problema?», ha detto Rama dal palco intervistato dai direttori de La Verità e La Stampa, Maurizio Belpietro e Andrea Malaguti, una frase dopo la quale anche Meloni, come il resto del pubblico in sala, ha applaudito lanciando anche un urlo di approvazione.

 

 

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