Meloni sul palco di Atreju: l'affondo a Ferragni, il messaggio per Schlein e gli applausi per Vox. Salvini: "Il Ponte sullo Stretto sarà emblema"
La premier e leader di FdI, Giorgia Meloni, è salita sul palco di Atreju a sorpresa e prima del suo intervento finale alla festa. E rivolgendosi alla platea ha detto: "Voglio che facciate un lungo appaluso a Santiango Abascal. Voglio ringraziare di nuovo il mio amico, con Vox continueremo a lavorare insieme fianco a fianco per rafforzare la nostra famiglia politica e renderla sempre più protagonista dell'Europa che verrà". Così la premier e leader Fdi Giorgia Meloni dal palco di Atreju.
"La festa più bella di sempre, grazie Arianna"
«Grazie a tutti quelli che si sono fatti il mazzo a via della Scrofa» per la buona riuscita di Atreju, «compresa Arianna». Cita anche la sorella, responsabile tesseramento e della segreteria politica di Fratelli d’Italia, la presidente del Consiglio. «Atreju quest’anno è molto più bella di tutte le edizioni precedenti, di tutte quelle che io ero stata così fiera di organizzare e mi rende orgogliosa sapere che mentre ero occupata altrove, qualcun altro si è caricato sulle spalle questa storia infinita e ha continuato a farla crescere», ha affermato la premier. «Questa è una cosa che ci invidia moltissima gente, che ci sono giovani che ancora credono nella politica nella militanza che si battono per le loro idee: è raro e prezioso», ha detto.
"Fare figli serve a dare continuità alla nostra civiltà"
«Fare figli serve a dare continuità alla nostra civiltà e per rafforzare il nostro sistema di welfare e mentre la sinistra crede che il problema si risolva solamente con l’immigrazione, noi lo vogliamo risolvere davvero aiutando gli italiani a mettere al mondo dei bambini, perché i figli sono l’essenza di ogni società, sono il grande capitale umano della nazione», ha detto Meloni a margine della giornata.
Abolire il Reddito di Cittadinanza? "Lo rifarei!"
L’abolizione del reddito di cittadinanza? «Lo riferei mille volte. Occorre distinguere tra chi può lavorare e chi no, si chiama giustizia. Io non intendo comprare il consenso della gente».
L'affondo della premier a Chiara Ferragni
«Gli infuencer non sono quelli che fanno soldi a palate mettendo vestiti o borse o promuovendo carissimi panettoni facendo credere che si farà beneficenza, ma il cui prezzo servirà solo a pagare cachet milionari». Così la premier e leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, riferendosi alla multa inflitta a Chiara Ferragni senza citarla, dal palco di Atreju.
Tolkien, le insidie dell'Anello e il valore della Compagnia
«E' vero, quell'anello è insidioso». Giorgia Meloni parla di Tolkien - ironizzando anche sul fatto che «per la sinistra quello sarebbe l’unico libro che avrei letto, e non vogliamo scuotere le loro certezze...» - e cita a memoria il passaggio sull'Anello dal Signore degli Anelli. Un avvertimento sulle lusinghe e i rischi del potere, bilanciato, come chiarisce subito dopo, riferendosi altrettanto all’immaginario delle opere di Tolkien, alla forza della Compagnia, quella dell’Anello, appunto. Parla la presidente del Consiglio e leader FdI, nella chiusura di Atreju, di «persone per bene», e assicura che «quell'anello non ci avrà mai» e che «noi siamo oggi le stesse persone che eravamo ieri».
"Cara Elly, non serve insultare, vi manca il coraggio"
Un messaggio anche a sinistra, quello che la leader di FdI rivolge a Schlein: «Cara Elly, puoi anche decidere di non partecipare ma non c'è bisogno di insultare tutti coloro che hanno deciso di partecipare, solo perché hanno dimostrato di avere coraggio che a voi evidentemente difetta».
"Avanti nel nome di Falcone, Borsellino e Dalla Chiesa"
«La cattura di Messina Denaro e di altri non la considero un merito del governo ma sempre merito degli inquirenti e delle forze dell’ordine che continuiamo a ringraziare, ma sono convinta che il governo possa avere un ruolo fondamentale se ha il coraggio di dire a chi è sul campo 'Conta su di me, ti copro le spalle'. Continueremo a farlo nel nome di Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa, Emanuela Loi e di tutti gli eroi che ci hanno indicato quale fosse la strada da seguire».
Salvini, il Ponte sullo Stretto sarà l'emblema dell'ingegneria italiana
«C'è un ponte che dovrà rendere giustizia a milioni di siciliani che potranno essere collegati al resto Europa». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, salito anche lui sul palco di Atreju. «Sarà l’emblema dell’ingegneria italiana, gli ingegneri italiani sono i migliori al mondo, riportiamoli in Italia a progettare, costruire unire - ha aggiunto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture -. Quando Landini ha detto che non bisogna fare il Ponte sullo Stretto di Messina, mi sono impegnato a lavorare un’ora in più perché è un dovere del governo unire l’Italia da nord a sud».
Patto di stabilità, manovra, tassi d'interesse ed Europa: l'intervento di Tajiani
"Se la Bce abbasserà finalmente i tassi, come chiediamo da mesi, anche questo potrebbe influire sul raggiungimento dell'accordo per il Patto di stabilità. Siccome non c'è fretta, noi riteniamo che si debba anche affrontare tutta la questione macroeconomica della politica finanziaria europea, guardando anche a tutti gli altri aspetti, penso all'armonizzazione fiscale, all'Unione bancaria e al mercato dei capitali". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Noi il Patto di stabilità e crescita vogliamo che ci sia ma non lo vogliamo come un Patto che sia non di crescita e penalizzante per l'Italia, un Patto che non possiamo rispettare", ha ribadito il leader di Forza Italia. "È una questione di credibilità, vogliamo un Patto che tenga conto delle spese per l'Ucraina, per gli impegni europei come il green deal. Poi - ha aggiunto -, c'è il problema che riguarda anche i tassi interesse sul debito. Se la Bce abbasserà finalmente i tassi, come chiediamo da mesi, perché è giusto agevolare famiglie e imprese perché il costo del denaro è eccessivo, a maggior ragione oggi che c'è stata una forte riduzione dell'inflazione, anche questo potrebbe influire sul raggiungimento dell' accordo per il Patto. Siccome non c'è fretta, noi riteniamo che si debba anche affrontare tutta la questione macroeconomica della politica finanziaria europea, guardando anche a tutti gli altri aspetti, penso all'armonizzazione fiscale, all'Unione bancaria e al mercato dei capitali". "Se si è europeisti - ha continuato il vicepremier - bisogna guardare a tutto insieme, lo dico anche alle forze politiche italiane: mi auguro che tutti quanti si impegnino per raggiungere questi obiettivi, perché in Europa non si può fare una scelta alla carta. La soluzione deve essere di mediazione, se siamo veramente europeisti dobbiamo avere una politica macroeconomica europea". Sulla manovra Tajani si è detto "soddisfatto perché è il massimo di ciò che si potrebbe fare, abbiamo apportato degli aggiustamenti che avevamo chiesto su casa e pensioni e medici e dipendenti pubblici, e stiamo lavorando perché nella manovra o in altri provvedimenti, come quello sulle proroghe, ci possa essere una breve proroga per il superbonus che riguarda condomini che hanno già compiuto il 70%dei lavori. Quindi nessuna tolleranza per imbroglioni, ma per le persone oneste bisogna avere un occhio di riguardo, e permettere di concludere i lavori in dirittura d'arrivo". A chi gli domandava se la Lega fosse d'accordo, Tajani ha risposto: "Ognuno dice quello che vuole, non mi faccio condizionare dal pensiero degli altri: le proposte di Forza Italia sono queste. Io non dico no a quello che dicono altri, mi siedo al tavolo, faccio le mie proposte. Non dobbiamo chiedere il permesso a nessuno per fare proposte. Non ho nessun complesso inferiorità ma - ha concluso - neanche complessi di superiorità".
Fitto: "Meloni solida sul piano internazionale"
"Sulla manovra il governo sta lavorando e il Parlamento anche. Mi sembra che sia stata delineata un'agenda concreta che sarà nei tempi previsti, così come sempre accaduto per le leggi di bilancio negli altri anni senza che vi fosse il dibattito o di queste ore". Così il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, arrivando alla festa di Roma. "Noi non entriamo nelle vicende costituzionali di altri Paesi sovrani - ha aggiunto Fitto -, ma mi sembra che ieri il presidente Rama abbia usato espressioni chiare e abbia indicato soluzioni dal punto di vista anche della tempistica. Quindi mi sembra una strada positiva su cui proseguire". "La presenza di ospiti internazionali ad Atreju dimostra la centralità a livello internazionale di Giorgia Meloni non solo sui rapporti, che è molto solida, ma anche la centralità sul fronte dei temi affrontati. Ad esempio il tema dell'immigrazione è diventato centrale, non solo nel dibattito ma anche nelle soluzioni, se è vero che per la prima volta si è affrontata la cosiddetta dimensione esterna cioè del Mediterraneo, con scelte messe in campo per dare risposte organiche a livello europeo". Fitto ha poi concluso che "Anche la lettera della presidente della Commissione europea, von der Leyen prima dell'ultimo Consiglio europeo ha fatto sì che questo aspetto diventasse centrale, con un richiamo preciso all'azione e all'iniziativa del governo italiano, ad esempio con quanto immaginato in Albania o messo in campo in Tunisia".