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Giorgia Meloni e la conferenza stampa di fine anno: ancora un rinvio per problemi di salute

Dopo il Santo Stefano di riposo era attesa a Palazzo Chigi, ma le condizioni di salute non glielo hanno permesso, e non è ancora chiaro quanti giorni le potranno servire per ristabilirsi.

Giorgia Meloni ancora non si sente bene. Per la seconda volta è saltata la conferenza stampa di fine anno della premier, alle prese con problemi di salute da ormai una decina di giorni, in pratica da dopo il comizio con cui domenica 17 dicembre ha chiuso Atreju. L’annuncio del nuovo forfait è arrivato alla vigilia dell’atteso appuntamento con la stampa parlamentare, che era già stato rinviato il 21 e ora rischia di slittare a dopo l’Epifania, quando riprenderanno i lavori del Parlamento. In attesa di comunicazioni ufficiali, secondo le poche indiscrezioni che filtrano si tratta di una «recrudescenza dello stato influenzale».

La conferenza stampa non si terrà per «il persistere dell’indisposizione», ha spiegato l’Ordine nazionale dei giornalisti, che con l’Associazione Stampa Parlamentare è "in attesa di indicazioni da parte della Presidenza del Consiglio per la nuova data». Molto difficilmente sarà entro la fine dell’anno. E Meloni non parteciperà neanche all’ultimo Consiglio dei ministri del 2023. Bocche cucite fra i meloniani e nel suo staff. Anche nausea e altri fastidiosi sintomi, secondo le poche informazioni che circolano in ambienti di governo, starebbero condizionando la leader di FdI, che già dieci giorni fa dal palco della kermesse del suo partito raccontava di avere «qualche problema di voce», e nei 70 minuti di discorso si era tolta la giacca per non "morire di caldo». Il giorno dopo l’annullamento della partecipazione alla trasmissione Quarta Repubblica, per «una leggera indisposizione».

Quindi il 19 una nota di Palazzo Chigi ha annunciato che a causa di «uno stato influenzale» non avrebbe presieduto la Cabina di regia sul Pnrr, il Consiglio dei ministri e non avrebbe partecipato alla conferenza degli ambasciatori. Nella mattinata del 20 la premier si è recata alla recita scolastica di Natale organizzata dalla scuola elementare della figlia Ginevra, da dove è andata via prima della fine perché si sentiva poco bene. Tampone negativo al Covid, ma quel giorno per un «persistente stato influenzale» ha saltato lo scambio di auguri al Quirinale e riprogrammato la conferenza stampa di fine anno prevista per l’indomani.

«È stata una settimana in cui il fisico mi ha forzatamente messo a riposo, come vedete sto molto meglio e quindi confido di rimettermi al lavoro già da domani», ha detto il 22 parlando in videocollegamento ai dipendenti di Palazzo Chigi nella consueta cerimonia di auguri, aggiungendo che comunque le condizioni sconsigliavano il viaggio di 24 ore in Libano. Così all’antivigilia di Natale gli auguri ai contingenti italiani impiegati all’estero li ha espressi in collegamento video dalla sede del Comando operativo di vertice interforze di Centocelle. Poi ha trascorso la vigilia a Milano e Natale a Roma, inviando auguri social accompagnati dalla foto dell’abbraccio con la figlia. Dopo il Santo Stefano di riposo era attesa a Palazzo Chigi, ma le condizioni di salute non glielo hanno permesso, e non è ancora chiaro quanti giorni le potranno servire per ristabilirsi.

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