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Meloni a Forlì incontra von der Leyen, i manifestanti gridano: "Rispetto, è solo una passerella"

La firma dell'accordo di coesione con il governo, 687 milioni in Emilia Romagna. La premier: "Le risorse per la ricostruzione e per la prevenzione"

E' durato circa un'ora il colloquio, all'interno del Municipio di Forlì, tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e quella della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen. Le due presidenti erano giunte nella sede comunale intorno alle 13.30 per un summit sugli aiuti economici europei a seguito dell'alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna, lo scorso maggio.

L'arrivo, sotto la pioggia, è stato accolto da diversi fischi e dal grido 'Rispetto, rispetto' lanciato da alcune decine di manifestanti in attesa, fin dal mattino, delle due presidenti. Dalla folla è stato urlato anche 'Rispetto per la Romagna, no a questa passerella'.

"Von der Leyen, che con me e Bonaccini era stata sui territori pochi giorni dopo l'alluvione e si era presa delle responsabilità e degli impegni a dare delle risposte anche dal punto di vista europeo, torna a Forlì. E quelle risposte sono arrivate particolarmente con questa revisione del Pnrr" che "ci consente di investire 1,2 miliardi particolarmente", tra le altre cose "sulla difesa idraulica e il ripristino di viabilità e infrastrutture stradale", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento per la firma dell'accordo per lo Sviluppo e la coesione tra il governo italiano e la Regione Emilia Romagna.

"Arriviamo a una cifra di 687 milioni di euro che viene mobilitata oggi con questa firma. Complessivamente 92 progetti, poche grandi priorità: non risorse che vengono spese in centinaia di microprogetti, ma scegliere sulle priorità che rappresentano un volano". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento in occasione della firma.

"È stato un lavoro silenzioso, difficile da raccontare, che non trova tanto spazio nel lavoro quotidiano, ma del quale io vado particolarmente fiera, per superare alcuni limiti che l'Italia ha avuto fin oggi. Il mio obiettivo, il nostro obiettivo, è trasformare l'Italia da nazione che spesso è stata considerata fanalino di coda nell'utilizzo dei fondi europei, a nazione che possa diventare modello per l'utilizzo dei fondi europei". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento in occasione della firma dell'accordo per lo Sviluppo e la coesione tra il governo italiano e la Regione Emilia Romagna.

"Queste risorse consentiranno di portare avanti azioni di risanamento ambientali ma anche il ripristino e la riqualificazione, Cioè facciamo ricostruzione ma anche una cosa più importante che è la prevenzione". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al termine dell'incontro a Forlì con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in occasione della visita alle zone colpite dall'alluvione.

"E' molto toccante essere di nuovo qui in Emilia Romagna dopo le devastazioni dell'alluvione. Quel che mi ricordo di più è questa enorme massa di fango e l'enorme solidarietà di uomini e donne che si aiutavano l'un con l'altro. La Ue è stata dalla vostra parte, questo è il messaggio, e continueremo ad esserlo. La cooperazione è stata eccezionale, abbiamo dedicato un miliardo e 200 milioni a questa regione. Vogliamo aiutarvi a rimettervi in piedi e ad essere più resilienti. Lo stiamo facendo e lo faremo ancora di più". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in occasione della visita alle zone colpite dall'alluvione.

Vediamo il "riscaldamento del globo e gli eventi climatici estremi sono ancor più frequenti. Dobbiamo combattere e prevenire i cambiamenti e vale anche per le nostre economie". L'Italia ha inserito le rinnovabili "nel Pnrr e questo è molto importante. L'Italia è assolutamente in linea con la tabella di marcia del Pnrr: metà dei fondi è stata già erogata e questa è una bellissima notizia"- ha sottolineato Von Der Leyen.

"Quando sono venuta qui a maggio vi ho detto che dovevate rimanere forti e che l'Europa sarebbe stata a fianco a voi. Adesso voglio dirvi che continueremo a stare al vostro fianco per tutto il tempo necessario alla vostra ripresa. Tin bota, l'Europa rimane con voi!". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen al termine dell'incontro a Forlì con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in occasione della visita alle zone colpite dall'alluvione.

[caption id="attachment_1813715" align="alignnone" width="300"] Manifestanti attendono Meloni-Von der Leyen, 'è solo passerella'
A Forlì incontro per i fondi dopo l'alluvione[/caption]

Manifestanti attendono Meloni-Von der Leyen: "E' solo una passerella"

Aspettano, sotto una pioggia sottile, l'arrivo della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e di quella della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, "per far si che una passerella del genere, perché questa qui è una passerella, non scorra nuovamente sopra le nostre teste". Sono alcune decine i manifestanti (davanti a un ingente schieramento delle forze dell'ordine) che sotto l'egida e la bandiera del comitato ''Appello per l'Appennino Romagnolo' si sono dati appuntamento in Piazza Saffi, a Forlì, proprio davanti al Municipio dove Meloni e Von der Leyen si incontreranno per un summit sugli aiuti europei destinati ai territori colpiti dall'alluvione dello scorso maggio in Emilia-Romagna. "Stiamo vivendo da otto mesi una situazione drammatica - osserva Gianni Fagnoli, esponente dell''Appello per l'Appennino romaghnolo': abbiamo decine di migliaia di persone disperate e rovinate che non hanno avuto assolutamente niente, una ricostruzione che fino ad ora è stata fatta solamente sugli annunci e sulla carta di cui, nel concreto, si sono fatti carico i romagnoli con i propri risparmi e il proprio lavoro". Di fatto, prosegue, "questa cosa che viene fatta oggi poteva essere considerata vicinanza ai territori sei mesi fa, non adesso. Adesso è solamente campagna elettorale". Quindi, argomenta ancora l'esponente degli alluvionati romagnoli, "non potevamo tollerare che di fronte a questo ci fosse una Romagna silente se non addirittura plaudente. Siamo qui per dire che non faremo da tappetino per le loro passerelle. E siamo venuti qui a testimoniare la verità, che è la nostra condizione, i conti in tasca che ognuno si è fatto rispetto agli annunci continui che vediamo riportati sulla stampa". A giudizio del manifestante "c'è una parte della politica che è più preoccupata di coprire le proprie vergogne che di rispondere e di rispettare questa terra che si è sempre distinta per avere lavorato e mandato avanti il Paese più di altre e che - conclude - nel momento del bisogno viene trattata in questo modo".

Meloni a Bonaccini: "Grazie per il lavoro fatto"

"Sono d'accordo sulle cose che hai detto. E sono d'accordo sul fatto che per chi spende molto tempo a lavorare su cose faticose dispiace che quelle cose poi non abbiano visibilità. Lo dico per fare un passo indietro rispetto al lavoro che abbiamo fatto per arrivare a questa firma. Ringrazio il presidente della Regione, ma devo ringraziare tutti i livelli istituzionali, i sindaci, i presidenti di provincia, tutti i componenti del governo". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento in occasione della firma dell'accordo per lo Sviluppo e la coesione tra il governo italiano e la Regione Emilia Romagna.

"Sono molto fiera di questo lavoro" sugli accordi di sviluppo e coesione, "ringrazio tutto il governo, il presidente della Regione, gli assessori competenti, i sindaci, i presidenti di Provincia, tutti gli uffici. Insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro, vale per questo accordo di coesione e può valere per tutte le prossime grandi sfide. Come diceva Bonaccini e sono d'accordo, siamo tutti consapevoli del fatto che ognuno ha i propri punti di vista, ma se c'è una cosa che in teoria deve metterci tutti insieme è che non lavoriamo per noi stessi, ma per i cittadini che rappresentiamo", ha aggiunto Meloni.

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