Ci vorranno almeno altre due settimane prima che l’ufficio elettorale centrale della Corte d’appello di Cagliari riesca a proclamare presidente e consiglieri regionali eletti in Sardegna il 25 febbraio scorso. I tempi sono in linea con quelli di cinque anni fa, quando l’ufficializzazione dei risultati elettorali arrivò il 20 marzo, mentre le elezioni si erano tenute il 24 febbraio.
Risulta, comunque, che tutte le sezioni siano state scrutinate, anche le 19 non caricate sul portale Sardegna Elezioni della Regione. Gli uffici elettorali circoscrizionali presso i tribunali dell’isola hanno verificato i verbali di 18 sezioni che avevano completato lo spoglio. Solo la sezione 6 di Villasor non l’aveva concluso e ha trasmesso il plico con le schede in tribunale a Cagliari, dove è poi stato perfezionato lo scrutinio. Il vantaggio di Alessandra Todde, presidente in pectore, sull'avversario del centrodestra Paolo Truzzu, è attorno ai 1.600 voti, ma il numero preciso si conoscerà solo dopo la proclamazione. Dai voti di quei seggi, comunque, non arriveranno sorprese e probabilmente neanche da quelli contestati. «In tutto il collegio di Cagliari ce ne risultano una cinquantina», chiarisce all’AGI Marco Sanna, esperto dell’ufficio elettorale circoscrizionale del tribunale di Cagliari, alle prese coi dati della sua sesta tornata elettorale, precisando che l’Ufficio non può entrare nel merito delle schede nulle. Di conseguenza, a questo livello, non è possibile alcun riconteggio. Si tratta, infatti, di schede che non sono state oggetto di contestazione, neanche da parte dei presidenti di seggio, per le quali, durante lo scrutinio, non è stato possibile stabilire la reale volontà dell’elettore nell’esprimere il proprio voto.
Gli uffici elettorali circoscrizionali, come previsto dalla legge, sono al lavoro nei rispettivi tribunali. L’unico che finora ha trasmesso gli atti in Corte d’appello è quello di Lanusei, il collegio più piccolo degli otto in cui è suddivisa l’isola, che aveva da verificare i verbali di sole 67 sezioni. Altrettanto nei prossimi giorni faranno gli uffici di Sassari, Oristano, Nuoro, Tempio Pausania e Cagliari. Ma è proprio l’ufficio circoscrizionale del capoluogo quello da cui dipendono i tempi per la proclamazione: con 580 verbali di altrettante sezioni da controllare, è quello con l’onere maggiore.
«Ci serviranno altri 10 giorni», pronostica Sanna, a proposito dei tempi necessari a completare le verifiche e precisando che non consistono in un «riconteggio». «Poi trasmetteremo il verbale alla Corte d’appello che potrà procedere con la proclamazione». A quel punto, solitamente passano 3-4 giorni, ma la tempistica dipende da troppe variabili, spiegano all’AGI gli addetti dell’Ufficio elettorale centrale in Corte d’appello, per fornire adesso una stima più precisa. Nel palazzo di giustizia di Cagliari un’intera stanza è sommersa dai materiali elettorali provenienti dai seggi e i plichi sigillati invadono anche le scale, parte dell’atrio centrale e ogni spazio utile dell’ufficio elettorale al primo piano.
Intanto, nei giorni scorsi e anche stamattina qualche decina di presidenti di seggio è sfilata nell’ufficio elettorale circoscrizionale di Cagliari per chiarire anomalie o rettificare errori formali nei verbali trasmessi, ma non risultano situazioni di carattere eccezionale. «Qualche totale che non quadra, numeri scritti male, niente di irreparabile», riferisce Sanna. «Semplicemente ci vuole tempo per risolvere tutte queste piccole cose che non possiamo fare noi autonomamente».
"Quando i dati non quadrano dal punto di vista matematico convochiamo qua il presidente del seggio per chiedere spiegazioni. Noi non correggiamo i verbali», precisa l’esperto. «L'unica persona che può farlo è il presidente del seggio. Il nostro è un controllo numerico. Noi non prendiamo in mano nessuna scheda, non possiamo riconteggiare nulla».
"Noi ora dobbiamo riunire i dati delle 580 sezioni della circoscrizione di Cagliari (dove si trova circa un terzo degli elettori della Sardegna, ndr), in un unico verbale che poi trasmetteremo alla Corte d’appello», spiega l’esperto, dando per scontato che l’Ufficio di Cagliari sarà l’ultimo a inviarlo, perchè deve attribuire 20 seggi (sui 60 del Consgilio regionale), il numero più alto, e ricontrollare molti più numeri. «Riunire questi dati significa andare a pescare da ogni singolo verbale quanti voti ha preso ogni candidato presidente, quanti ogni singola lista e quanti i candidati consiglieri». "Il dato ufficiale è quello che esce da noi», ricorda Sanna, «non quello pubblicato sul portale della Regione. Se non tutti i dati sono stati caricati è perchè c'è stato qualche problema, ma tutte le sezioni sono state scrutinate».
Dall’Ufficio centrale elettorale in Corte d’appello chiariscono anche che le operazioni di verifica dei verbali non solo pubbliche. E’ possibile assistervi solo per gli aventi diritto che hanno presentato per tempo domanda secondo le procedure previste. Finora una sola lista l’ha fatto nominando un proprio referente: è Sinistra Futura, una delle liste del Campo largo del centrosinistra che ha appoggiato la candidatura di Alessandra Todde.
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