«Quando io vedo nelle università dei fuori corso prevalentemente che pensano che la rivoluzione si realizzi rompendo l’accordo con questa o quella università israeliana perché così favoriamo la lotta del popolo palestinese, io mi chiedo se era meglio mandarli all’Università o a zappare dove avrebbero ottenuto migliori risultati». Così il capogruppo di Fdi alla Camera Tommaso Foti nel corso del panel sulla libertà religiosa alla conferenza programmatica del partito in corso a Pescara.
Studenti: "In democrazia le proteste devono esserci ogni giorno"
«Nella democrazia le proteste, le contestazioni e il dibattito critico devono essere all’ordine del giorno. Nelle università per fortuna gli studenti se lo ricordano nonostante anni e anni di governi che da destra a sinistra hanno sempre provato a reprimere le forme di dissenso». A dirlo all’ANSA è Francesca Lini dell’organizzazione studentesca Cambiare Rotta, in risposta alle parole del capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti. «Se tutto l’arco parlamentare è unito, compresa l'opposizione, a favore dell’invio di armi, per fortuna c'è chi si ricorda dei valori della pace e del rifiuto della guerra», aggiunge. Per Francesco Sampietro del Coordinamento Collettivi Sapienza, «interrompere gli accordi tra chi fornisce armamenti e conoscenze e chi li utilizza in generale per commettere un genocidio sia la cosa più d’avanguardia che si possa fare oggi». E sottolinea come sia una mobilitazione che «sta avvenendo in tutto il mondo».
Caricamento commenti
Commenta la notizia