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Vannacci: "Mussolini? Uno statista". Centinaio lo attacca: "Non voto uno che viene da fuori"

«Non vedo perché sia necessario dotarsi della patente di antifascista per esprimere le proprie opinioni. Rivendico anche la considerazione su Mussolini, che è uno statista come lo sono stati anche Cavour, Stalin e tutti gli uomini che hanno occupato posizioni di Stato: è la prima definizione di 'statistà sul dizionario».

Lo ha detto il generale Roberto Vannacci, da pochi giorni candidato con la Lega alle Europee. Vannacci, intervistato da La Stampa, sostiene che l'aborto sia «un’infelice necessità alla quale le donne sono costrette a ricorrere. Non credo che sia un diritto». Su come migliorare il rapporto con i leghisti del Nord Italia, Vannacci afferma: «Non c'è bisogno di porgere ramoscelli d’ulivo, perché io non ho mai sollevato alcun problema. Se qualcuno si è espresso negativamente nei miei confronti, lo capisco, fa parte di una fase, ma quando si tratterà di lavorare insieme spero si chiudano gli armadi del passato e si guardi al futuro». Vannacci è stato intervistato anche dal Corriere della sera: "Il ministro Crosetto è stato ironico, sarcastico, anche un pò criptico - ha detto commentando le parole del ministro della Difesa che ha definito la sua una candidatura «win-win» - Ognuno è libero di pensare ciò che vuole, spero di non deluderlo, di sicuro se dovessi essere eletto a Bruxelles mi batterei in ogni modo per perseguire la pace nel più breve tempo possibile». E sui malumori nella Lega è convinto: «I mal di pancia chi ce l'ha se li farà passare. Io sono un indipendente, non ho la tessera di partito ma ho i miei ideali che in larga parte coincidono con quelli della Lega».

Centinaio stoppa Vannacci: "Voterò candidati della Lega. Non voto uno che viene da fuori"

«No. Voterò per uno della Lega. E come me tanti altri». Così, in un’intervista a La Repubblica, il vicepresidente leghista del Senato Gian Marco Centinaio, risponde a chi gli chiede se alle Europee voterà il generale Roberto Vannacci. «Massimiliano Fedriga ha appena detto la stessa cosa: voterà i tre candidati del Friuli-Venezia Giulia», sottolinea Centinaio. E lo stesso faranno «anche il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari e quello al Senato Massimiliano Romeo». Centinaio è contrario alla candidatura di un esterno al partito: «Mai successo. Io ho 34 anni di militanza nel partito, conservo la prima tessera, avevo 17 anni, s'immagini se alla mia età voto uno che viene da fuori». Vannacci, afferma il senatore, "continua a dire che della Lega non gliene frega niente, la cosa è reciproca». Centinaio ricorda: «Io ho avuto un nonno picchiato dai fascisti a Pavia. La mia famiglia ha un’altra storia». E spiega che nel partito motiverà la sua decisione così: "Semplicemente voto uno che si è fatto il mazzo».

Bonaccini: "Un dovere stare dalla parte opposta di Vannacci"

«Per Vannacci Mussolini, che ha guidato un regime assassino, era uno statista. I bambini disabili devono stare in classi separate dagli altri alunni. E gli italiani hanno la pelle bianca. Un dovere stare dalla parte opposta. Che vergogna». Lo scrive Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e del Pd commentando l’intervista di Vannacci a La Stampa.

 

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