Ilaria Salis, il generale Roberto Vannacci, Vittorio Sgarbi che rientra in pista ma come "indipendente", la pronipote di Giovanni Giolitti (Giovanna) e pure Alessandro Cecchi Paone (detto Pavone). Non ci sono solo i leader dei partiti (un unicum in Europa) ma anche tanti outsider che compaiono nelle liste depositate per le elezioni dell'8 e 9 giugno. Allo scadere dei termini per presentare gli elenchi per le cinque circoscrizioni in cui è divisa l'Italia per il voto per l'Eurocamera non sono molte le sorprese dell'ultimo minuto. Anche se sono già pronti i ricorsi delle formazioni più piccole, che non sono state aiutate dal governo con un taglio delle firme dell'ultimo minuto, necessarie per presentarsi, che alla fine è stato negato.
Come annunciato a guidare le liste di Fratelli d'Italia c'è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, "detta Giorgia" come da escamotage per personalizzare il voto come un referendum sul suo nome di battesimo ("sono una di voi, una del popolo" ha detto a Pescara confermando ufficialmente la sua candidatura).
Al Centro se la vedrà direttamente con Elly Schlein, che ha lasciato il posto di capolista a Stefano Bonaccini (Nord Est), Cecilia Strada (Nord Ovest) e Lucia Annunziata (Sud). Ma anche con Carlo Calenda, con Matteo Renzi (candidato ma non da capolista in 4 circoscrizioni) e con il suo vicepremier, Antonio Tajani. Non correrà, invece, Matteo Salvini, che al Centro schiera Vannacci.
Complessivamente l’Italia eleggerà l’8 e il 9 giugno 76 eurodeputati su 720: 20 nel nordovest; 18 nel sud; 15 nel nordest e nel centro; 8 nelle isole. L’attuale Commissione Ue di Ursula Von der Leyen si regge su una maggioranza che fa perno su Ppe, Pse e liberali. La legislatura europea durerà 5 anni fino al 2029.
L’iperpersonalizzazione della politica
Tutti gli elettori italiani avranno la possibilità di votare per le europee 2024 Meloni Giorgia detta Giorgia e Calenda Carlo sulla scheda. I nomi di Meloni e Calenda compariranno sia sui simboli sia sulle liste in tutte le 5 circoscrizioni. Meloni batte Calenda per un particolare: la premier sarà capolista in tutte le circoscrizioni. Calenda ha ceduto la testa di lista all’ex ministra Elena Bonetti nel nordovest. Anche Cateno De Luca e l’ex viceministra pentastellata Laura Castelli saranno la testa di lista di 'Libertà-Sud chiama Nord’ in tutte le circoscrizioni. Il nome di De Luca compare anche nel simbolo.
Scelta opposta per i leader di Lega, M5s e Avs, Matteo Salvini, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, che non saranno candidati. La scritta 'Salvini premier' compare però sul simbolo della Lega. In mezzo alla classifica della personalizzazione ci sono Antonio Tajani e Matteo Renzi (candidati in 4 circoscrizioni su 5), Elly Schlein ed Emma Bonino (candidate in 2 circoscrizioni su 5). FI ha scelto di mettere il nome di Berlusconi sul simbolo; il nome 'Bonino' è scritto in piccolo sul contrassegno di 'Stati Uniti d’Europa'.
I 42 simboli affissi il 22 aprile sulla bacheca del Viminale si stanno via via riducendo. E’ esentato dalla raccolta delle firme chi ha eletto un deputato, un senatore o un europarlamentare italiano. Per gli altri servono 15mila firme in ogni circoscrizione. La Corte d’Appello di Roma ha già escluso 'I Pirati' e 'Alternativa popolare' di Bandecchi, che non hanno raccolto le firme. E’ probabile che lo stesso verdetto verrà emesso per 'Forza Nuova' e 'Partito Animalista-Italexit per l’Italia'.
Solo 'Pace, Terra, Dignità' di Michele Santoro ha finora presentato gli scatoloni con le firme in tutta Italia. Le Corti d’Appello stanno verificando tutti i certificati elettorali. Nelle liste di Santoro nomi eccellenti come il vignettista Vauro, il matematico Odifreddi, l’attore Paolo Rossi, il segretario di Rifondazione comunista Acerbo, lo scrittore Nicolai Lilin, autore di un libro su Putin.
Nella circoscrizione nordest Svp correrà in collegamento con FI. Finora la minoranza linguistica altoatesina è sempre riuscita a eleggere un europarlamentare. L’uscente è Herbert Dorfmann. Pensioni & Lavoro Risveglio europeo ma anche Democrazia Sovrana e popolare di Marco Rizzo (che era andato a perorare la causa di un taglio delle firme direttamente a Palazzo Chigi), hanno depositato le liste anche senza le firme necessarie e hanno già annunciato ricorsi. Si è presentato in tutte le circoscrizioni anche Cateno De Luca (in ospedale per una polmonite) con la sua 'Libertà'.
Europee: nella circoscrizione Nord Ovest presentate 19 liste
Alla Corte d’Appello di Milano sono state depositate 19 liste, ed ora partirà la verifica degli uffici per stabilire quali saranno ammesse alla competizione elettorale. Hanno depositato le liste i principali partiti Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Pd, Movimento 5 Stelle, la lista di Carlo Calenda 'Siamo europei', gli Stati Uniti d’Europa di Renzi e Bonino, Alleanza Verdi e Sinistra. C'è poi anche la lista di Michele Santoro (Pace, Terra e Dignità), Marco Rizzo con Democrazia sovrana e popolare, Forza Nuova, Animalisti con Italexit, Alternativa popolare di Stefano Bandecchi, i Pirati, la lista Libertà di Cateno De Luca, Italia dei diritti, Rassemblement Valdotain, Pensioni&Lavoro-Risveglio europeo. Ultima lista, la 19esima, a presentarsi alla corte d’appello di Milano è stata Parlamentare indipendente di Lamberto Roberti, che si è presentato senza firme e anche senza candidati tranne se stesso. Gli uffici finiranno di vagliare le liste nelle prossime ore, entro la tarda mattinata di oggi si dovrebbero sapere gli esclusi. Probabilmente, oltre alla lista Parlamentare indipendente, sarà esclusa la lista Risveglio europeo-Pensioni&Lavoro, che si è presentata solo con 3 firme, a fronte delle 15mila minime che servirebbero, in polemica. E anche la lista di Rizzo dovrebbe essere esclusa visto che ha raccolto circa la metà delle firme necessarie, ma lui ha già annunciato un ricorso.
Europee: nella circoscrizione Sud depositate 16 liste
Alle ore 20 risultano 16 le liste per le Europee depositate all’ufficio elettorale costituito presso la Corte d’Appello di Napoli per la circoscrizione Italia meridionale. Alle otto già presentate - ovvero Libertà, Animalisti-Italexit, Alternativa Popolare, Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Pd, Lega e Alleanza Verdi Sinistra - si sono aggiunte quelle di Fratelli d’Italia, Pace terra e dignità, Forza nuova, Azione con Calenda, Stati uniti d’Europa, Democrazia sovrana e popolare, Italia dei diritti e Unione cattolica italiana. Nei prossimi giorni, probabilmente entro la giornata di domenica, il consiglio elettorale entrerà nel merito delle liste per stabilire quelle da accettare e quelle da ricusare.
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