La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè e per altre due persone, tra cui il compagno della ministra Dimitri Kunz, e per due società nel filone del caso Visibilia sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla gestione della cassa integrazione nel periodo covid.
Tajani: "Su Santanchè nessun imbarazzo del governo"
«Le opposizioni le chiedono ogni due minuti le dimissioni. C'è una richiesta, quando ci sarà una decisione poi ne parleremo. Non crea nessun imbarazzo al governo. È una questione di sensibilità personale, sarà Santanchè a decidere. Io sono garantista, come ho fatto con Decaro non vado ad accanirmi con le persone». Lo ha detto Antonio Tajani arrivando alla sala dell’atleta dei gruppi alla Camera.
Schlein: "Meloni abbia rispetto per le istituzioni e chieda le dimissioni di Santanchè"
«Fratelli d’Italia è quel partito che esprime una ministra rinviata a giudizio per truffa all’Inps sui fondi Covid, e contemporaneamente candida un no-vax appena sotto Giorgia Meloni. Ci aspettiamo che la Presidente del Consiglio abbia un minimo di rispetto per le istituzioni e chieda le dimissioni di Daniela Santanchè.» Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.
M5S: "Dimissioni subito"
«La richiesta di rinvio a giudizio della procura per Daniela Santanchè sull'ipotesi di reato di truffa ai danni dell’Inps, in merito alla gestione della Cassa Covid nelle sue aziende, è l’epilogo scontato di una vicenda da subito opaca e disdicevole. Ribadiamo un concetto: le vicende giudiziarie non ci interessano. La ministra del Turismo doveva dimettersi lo scorso luglio, quando raccontò una sequela di frottole davanti all’aula del Senato. Ora non ci sono più alibi: Meloni la inviti subito a lasciare il suo incarico. Non si può tenere il paese con questo fardello addosso, ne va del decoro delle nostre istituzioni». Così in una nota i senatori M5s in commissione Industria e Turismo Sabrina Licheri, Gisella Naturale e Luigi Nave.
Bonelli (AVS): "La Santanchè ancora nel suo ruolo sarebbe uno schiaffo agli italiani"
«La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanché e due società nell’ambito del caso Visibilia, relativo alla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps nella gestione della cassa integrazione durante il periodo del Covid-19. L’unica reazione accettabile in questa situazione è la seguente: dimissioni. La permanenza di Santanché nel suo ruolo sarebbe uno schiaffo agli italiani e alla trasparenza che ogni governo dovrebbe garantire. Giorgia Meloni non può rimanere in silenzio o rinviare questa decisione, poiché è in gioco la credibilità della sua maggioranza». Così il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Angelo Bonelli.
Scotto (Pd): "Dimissioni immediate, ma la Meloni tace"
«La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per la ministra Santanchè sulla truffa ai danni dell’Inps. Prendeva soldi pubblici con la Cassa Covid, ma imponeva ai suoi dipendenti di lavorare. Le dimissioni dovrebbero essere istantanee. La Meloni invece tace e protegge». Lo scrive sui social il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
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