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Meloni sul premierato: "Gli italiani devono decidere da chi essere governati"

Il presidente del Consiglio ospite a Radio 1 ha parlato della riforma istituzionale e anche delle elezioni europee: ""Non cerco compromessi, cerco di cambiare qualcosa che non funziona"

Il presidenzialismo «era la nostra proposta iniziale, poi quando abbiamo aperto il dialogo l'opposizione i partiti di opposizione ci hanno detto tutti che per loro il punto di partenza per qualsiasi dialogo era non toccare il presidente della Repubblica. Per questo abbiamo presentato una riforma che ottiene comunque i due grandi obiettivi che ci diamo: rimettere la scelta nelle mani dei cittadini, articolo 1 della costituzione, sono gli italiani a decidere chi li debba governare; chi viene scelto per governare, deve avere cinque anni per poterlo fare».

Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite di "Giù la maschera", su Rai Radio 1. «L'instabilità - ha aggiunto - è stata soprattutto sul piano della nostra credibilità e sul piano economico la madre di tutti i nostri problemi. Per questo considero questa riforma la madre delle riforme, quella che risolve tutti i problemi».

"Pd e M5S vogliono continuare a fare i governi nel Palazzo"

«Le opposizioni in realtà la riforma non la vogliono perchè il Pd e il Movimento 5 Stelle sono le forze della conservazione dello status quo. Loro vogliono a continuare a fare i governi nel Palazzo, le loro poche proposte di merito su questa materia lo dimostrano». «Il Pd ha proposto di raddoppiare i senatori a vita. Il M5s propone il cancellierato alla tedesca che è l’istituzionalizzazione degli inciuci», conclude la premier.

Sulle Europee: "Non cerco compromessi, cerco di cambiare qualcosa che non funziona"

«Io penso - ha aggiunto la Meloni sulle elezioni europee - che la sfida sia un’Europa che si occupi di molte meno cose». La transizione verde si è rivelata una sorta di «attacco alla libertà dei cittadini. Io penso che si debba tornare a un principio di sussidiarietà per cui l’Europa fa meno cose e le fa meglio e lascia agli stati nazionali la competenza delle materie più prossime alla vita dei cittadini».«Io non cerco compromessi, cerco di cambiare qualcosa che non funziona e se gli italiani mi danno una mano penso di riuscirci. Un’occasione come queste elezioni europee di modificare il quadro non è mai esistita», rimarca la premier. «L'Europa deve diventare un valore aggiunto e non deve essere un ostacolo come molto spesso è stato in questi anni».

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